Adozione cognome materno: primo passo compiuto

cognome materno

Ce lo aveva chiesto l’Europa, ora siamo ad un passo da un importante atto per la parità di genere: la Camera approva la legge sull’adozione del cognome materno.

La questione fu sollevata dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel mese di gennaio quando condannò l’Italia per non aver permesso ad una coppia di coniugi italiani di dare al figlio il cognome materno. In Italia è infatti possibile dare il cognome materno solo se il padre non riconosce il figlio e quindi l’unica a dichiararsi come genitrice è la madre.

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La legge è stata approvata alla Camera dei deputati anche grazie all’adozione della votazione segreta ed ha ricevuto consensi bipartisan con 239 sì, ma ben 92 no e 69 astenuti, apertamente schierato contro l’adozione del cognome materno è il Nuovo centro Destra (NCD), mentre il M5S si è astenuto, Forza Italia e Scelta Civica, invece, hanno lasciato libertà di scelta ai propri parlamentari, apertamente favorevole SEL sempre lungimirante sui temi riguardanti i diritti civili, direi anche economicamente intelligente evitandoci ulteriori sanzioni europee.

Cosa prevede la legge sull’adozione del cognome materno?

In realtà si tratta di un testo molto semplice. E’ nella libertà dei genitori decidere se adottare il cognome paterno, il cognome materno o entrambi i cognomi. Se tra i coniugi non vi è accordo saranno adottati entrambi i cognomi in ordine alfabetico.
Regole parzialmente diverse nel caso in cui si tratti di figlio adottivo già con cognome, in questo caso il cognome dei genitori adottivi si antepone, però ne può essere applicato uno solo a scelta dei genitori e nel caso di disaccordo prevale quello antecedente in ordine alfabetico.
La parità dei due genitori in oggetto all’attribuzione del cognome viene meno nel caso in cui inizialmente il figlio sia riconosciuto da un solo genitore. In questo caso si attribuisce il cognome del solo genitore che ha effettuato il riconoscimento, nel caso in cui il secondo genitore effettua in seguito il riconoscimento, il cognome di costui potrà essere aggiunto solo se il genitore che per primo ha effettuato il riconoscimento è d’accordo e nel caso il cui il figlio abbia compiuto i 14 anni sentendo anche costui.
E se un genitore ha due cognomi? In questo caso ogni genitore può trasmetterne uno solo. Sembra chiaro in questo caso che vi è la volontà di evitare che una persona possa accumulare troppi cognomi, infatti, il bambino con due cognomi una volta divenuto adulto non potrà a sua volta trasmettere entrambi i cognomi ai propri discendenti.
Novità per i maggiorenni che hanno un solo cognome: recandosi presso l’ufficiale di stato civile potranno fare una semplice dichiarazione per adottare il cognome anche dell’altro genitore che ha effettuato il riconoscimento.

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Quando sarà possibile per le madri attribuire il cognome materno ai propri figli?

Ecco una doccia fredda, come detto, questa è l’approvazione del testo fatto alla Camera, ora si passa al Senato, non dovrebbero esserci particolari problemi visto che non si tratta di una norma politica o politicizzata, ma basta cambiare una parte del testo e lo stesso deve ritornare indietro, le Camere devono approvare entrambe lo stesso identico contenuto. Non finisce però qui il travaglio della legge sull’attribuzione del cognome materno perché per renderla operativa si dovrà attendere il regolamento per adeguare l’ordinamento dello Stato Civile, da adottare entro un anno. Sarà comunque possibile nel frattempo, se vi è consenso dei due genitori, aggiungere il cognome materno.