Antica Padova, mirabile città d’arte…

Padova antica, Padova città d’arte, fu la capitale culturale del Trecento grazie al mirabile capolavoro rappresentato dalla Cappella degli Scrovegni: sullo sfondo di un vivissimo cielo blu trapuntato di stelle appare uno dei più notevoli cicli di affreschi sulla vita della Madonna e di Gesù, a cominciare dallo sposalizio della Vergine e la Nascita di Gesù Bambino, dipinto da Giotto.

Furono i Carraresi, signori di Padova, a promuovere questo grande fervore culturale, trasformando la cittadina nella capitale del Preumanesimo ed in seguito del Rinascimento padovano,nel 1500. Inoltre dal 1222 vi ha sede una delle più antiche università del mondo. Padova è anche molto conosciuta come la “città del Santo”,S.Antonio, a cui viene dedicato il santuario visitato da pellegrini provenienti da tutta Italia ed Europa, la Basilica di S.Antonio. Nel 1524 vi costruirono la Loggia  Cornaro, dedicata agli spettacoli teatrali, dove grazie ad una compagnia di attori comici nacque ufficialmente quella che fu poi chiamata la Commedia dell’Arte, da cui provengono le maschere più conosciute. Vi fu ambientata la famosa commedia di Shakespeare “La bisbetica domata”.

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Padova nei secoli fu fortificata da tre cerchia di mura. Si possono vedere ancora alcuni tratti di quelle più antiche, ma la cerchia rimasta intatta fu costruita ai tempi della Serenissima, nel 1513: lunga circa 11 km è dotata di 20 bastioni e 6 porte. Tra le antiche chiese, oltre alla Basilica di S.Antonio, in Prato della Valle si trova S.Giustina, anch’essa dedicata a una Santa Patrona di Padova, e la grande basilica del Carmine.

Quando in centro si giunge in piazza Erbe, si viene sorpresi in primo luogo dall’imponenza del Palazzo della Ragione, la sede antica dei tribunali di Padova, sorto tra il Duecento e il Trecento, grazie a Giovanni degli Eremitani: a lui si deve la sua caratteristica forma a carena di nave rovesciata. Il salone che si trova al secondo piano ospita  un magnifico ciclo di affreschi del 1400 sull’astrologia. Vi è ospitato anche un imponente cavallo in legno, una copia del monumento al Gattamelata di Donatello e due sfingi egiziane.

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E’ inevitabile poi concedersi un break al famoso Caffè Pedrocchi. Situato in pieno centro, fu aperto giorno e notte nel 1916 ed è conosciuto come il “caffè senza porte”: per più di un secolo fu il più noto luogo di incontro di intellettuali, studenti e accademici…Nel 1848, l’8 febbraio, data rimasta nella memoria,vi ebbero inizio i moti rivoluzionari a causa del ferimento di uno studente. In realtà le sue origini risalgono al 1772, quando Francesco Pedrocchi aprì una” bottega del caffè” in pieno centro.

L’antica università, ospitata in Palazzo Bo, interamente affrescato,  fu fondata  da alcuni studenti e insegnanti provenienti da quella di Bologna. Il palazzo, in origine un insieme di edifici, ha un magnifico cortile, il Cortile Antico,coronato da un doppio porticato decorato con gli stemmi delle famiglie di studenti e accademici dell’Universitas Patavina. Da qui si può ammirare la Torre del Bo. All’interno vi sono ospitati anche l’antico teatro anatomico del 1594, la Sala dei Quaranta con la cattedra di Galileo Galilei, l’Aula Magna ricca di affreschi e decorazioni e la Sala del Senato Accademico, dove si può ancora vedere il ritratto di Vittorio Emanuele II°, dipinto da Astolfi nel 1870.

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Su piazza dei Signori invece si affaccia la Loggia della Gran Guardia, magnifico palazzo rinascimentale porticato, sorto nel 1496, come sede del Gran Consiglio.Nella sala superiore sono conservati ancora affreschi seicenteschi. In seguito, ai tempi del dominio austriaco divenne sede della Gran Guardia, ossia il comando militare. Tra piazza del Duomo e via Monte di Pietà si incontra poi il palazzo del Monte di Pietà Nuovo, di origine medioevale che, sorto tra il Duecento e il Trecento appartenne al famoso usuraio Rinaldo Scrovegni e fu inserito nel complesso della reggia dei Carraresi, quando fu fatto costruire l’elegante loggiato  in marmo bianco, ampliato in seguito. Il palazzo fu sede del secondo  Monte di Pietà. Si può ancora distinguere l’affresco di Campagnola raffigurante Bernardino da Feltre, il frate fondatore del Monte dei Pegni di Padova.

Mirabile è la Loggia dei Carraresi,unica parte rimasta della reggia dei signori di Carrara del Trecento, costruita in marmo rosa di Verona su due livelli. Nelle sue stanze sono conservati ancora alcuni affreschi di Guariento su soggetto biblico. Attualmente la Loggia è  sede dell’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti. Vi è esposta anche la famosa mappa di Padova di Giovanni Valle, del 1784.

Passeggiare per Padova è molto rilassante grazie ai suoi bei portici freschi d’estate, e protettivi contro il freddo e il maltempo d’inverno. Alcuni sono molto antichi, altri sono stati rimaneggiati o rifatti in epoche successive, così riflettono tutti gli stili, dal romanico  e gotico-rinascimentale fino al neoclassico e al moderno.

Nel Museo d’Arte Medioevale e Moderna della città sfilano capolavori di artisti come Giotto, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo, solo alcuni esempi tra i più grandi…

Grazia Paganuzzi