Chi arriva e chi parte: come sarà il Milan di Filippo Inzaghi

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E’ stato accostato alla prima squadra del Milan più volte, non appena la panchina di Massimiliano Allegri ha iniziato a traballare. Poi è stato scelto Clarence Seedorf, “il professore, stimatissimo dalla società malgrado ancora totalmente inesperto nel guidare una squadra. Ma il mancato approdo in Europa gli è stato fatale ed è stato esonerato senza ringraziamenti, ma consolandosi con 10 milioni di euro lordi nei prossimi due anni (circa 6 milioni netti l’anno).

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Ma ora tocca a lui: Filippo Inzaghi, già fattosi apprezzare alla guida della primavera, per la sua maniacale dedizione al lavoro. La stessa che mostrava sul campo. Ma come sarà il suo Milan? Quale modulo adotterà? Chi arriva e chi parte?

Intanto, bisogna subito sgomberare il campo da un equivoco: il suo non sarà un Milan stellare, fatto di acquisti folli (anche perché la società non può permetterselo). L’ex bomber lo ha detto chiaramente: “Voglio un Milan di giovani e di italiani“. Anche se i due acquisti già fatti contraddicono questa filosofia: Alex è brasiliano e Menez è francese e tutti e due hanno superato i 25 anni. Ma sono arrivati a parametro zero e quindi si può fare un’eccezione. Le basi? Balotelli, De Sciglio, El Shaarawy, Poli e Cristante.

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Milan-Juventus serie AQuanto a Balotelli, la tentazione di cederlo è forte, specie per le sue intemperanze. Ma si attendono anche le sue prestazioni al Mondiale imminente. Su di lui Berlusconi ha detto: “Deve imparare a fare il centravanti”. Poi c’è Stephan El Shaarawy, che dopo una stagione saltata quasi per intero per colpa degli infortuni, è pronto a rimettersi in gioco. Ha 21 anni ed è già stato protagonista in Serie A nella stagione 2012-13. La posizione in cui rende meglio è quella di esterno sinistro nel 4-3-3.

Mattia De Sciglio, 21 anni, può fare il terzino destro o sinistro. E’ cresciuto nel vivaio rossonero e può diventare il nuovo Maldini. A centrocampo c’è Andrea Poli, 24 anni, centrocampista con il prezioso dono della duttilità. In mezzo al campo può giocare un po’ ovunque.

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Infine, l’unico under 20, Bryan Cristante, anche lui gioiellino del settore giovanile rossonero. Inzaghi l’ha avuto in Primavera e l’ha impiegato sia come regista davanti alla difesa sia come mezzala. Il Benfica lo vorrebbe, ma per ora il Milan tiene duro.

A partire quasi sicuramente De Jong, fido di Seedorf, che ha parlato di “esonero politico” dell’ex centrocampista olandese. Ma anche Robinho, che già nell’anno appena conclusosi non ha trovato spazi e forse il talentuoso Taarabt, che potrebbe portare nelle casse dei rossoneri un bel gruzzoletto. Con l’acquisto di Alex scendono le quotazioni di Mexes, pure dato per partente. Difficile, infine, che resti anche Kakà, sempre in virtù della politica di svecchiamento progettata dal nuovo tecnico.

Al suo fianco resta Mauro Tassotti, da una quindicina di anni fido secondo allenatore dei rossoneri.