ATAC Roma: e dacci oggi il nostro disagio quotidiano

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E’ previsto per il prossimo 27 Luglio un doppio sciopero del trasporto pubblico locale capitolino.

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Sembra, quindi, davvero non volersi arrestare l’ondata di disagi, che da giorni sta ormai investendo la città di Roma, già messa a dura prova in questo periodo dall’afa persistente e dalle difficoltà provocate dal cercare ad ogni costo di far andare avanti un’Amministrazione, a lungo fiaccata dalle vicende di Mafia Capitale.

Saranno, allora, i lavoratori dell’ATAC aderenti alle sigle Ugl ed Orsa ad incrociare le braccia con le solite modalità, che ormai tutti conosciamo più che bene (visti i numerosi scioperi, che ci sono stati dall’inizio dell’anno ad oggi): 8.30-17.00 e poi 20.00-24.00, così da garantite le fasce protette per gli spostamenti.

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E, come sempre avviene in questi casi, anche i collegamenti notturni potranno subire delle ripercussioni, soprattutto per quello che riguarda le navette MA1 e MA2, che dalle 21:30 sostituiscono la metropolitana A.

Sarà, quindi, difficile più del consueto spostarsi ed attraversare la città.

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Se poi tutto ciò ancora non bastasse, da segnalare anche un ulteriore sciopero di 4 ore, sempre per la stessa giornata di lunedì 27 Luglio nella fascia compresa tra le 8:30 e le 12:30, a cui prenderanno parte i sindacati Confederali, l’Ugl e la Faisa Cisal, nell’ambito del consorzio Roma Tpl, che gestisce le linee periferiche della città.

dentSaranno qui coinvolte le seguenti linee di trasporto di superficie: C1, C19, 08, 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 042P, 044 048, 049, 050, 051, 053, 054, 055, 056, 059, 066, 078, 086, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 344, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 543, 546, 548, 552, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 701L, 702, 703L, 710, 711, 720, 721, 763, 764, 767, 771, 775, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 914, 982, 985, 992, 993, 998 e 999.

Speriamo che poi anche chi organizza gli scioperi vada in vacanza, così da garantire il minimo di spostamento in città. Ogni giorno diventa più difficile. basta affacciarsi verso le 18:00 a Piazza venezia per capire a pieno quali difficoltà stia vivendo chi deve necessariamente utilizzare i mezzi pubblici per viaggiare in città.

Lo sciopero è di sicuro un diritto, ma lo è altrettanto il poter contare su un servizio pubblico per il quale si paga un biglietto, se non un abbonamento annuale, in cambio di code, spintoni, insulti, olezzi nauseabondi e molto altro ancora che solo chi si trova stipato ogni giorno in una di queste vetture può comprendere a pieno.

Grazie ATAC!