Attentato a Tel Aviv

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L’altro ieri sera la capitale dello Stato di Israele Tel Aviv è piombata nel terrore a causa di un attentato in pieno centro città, tra i tavolini dei tanti bar e ristoranti che si affacciano sulla via principale in cui di giorno gli abitanti fanno shopping nelle lussuose buotique e di sera si rilassano con un aperitivo o una cena.

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L’attentato ha coinvolto soprattutto l’area del famosissimo e frequentatissimo mercato di Sarona, che si trova non lontano dal quartier generale dell’Esercito israeliano: il bilancio della sparatoria è di quattro morti e sedici feriti, di cui due sono in condizioni molto gravi e lottano per la vita.

Gli attentatori sono due cugini palestinesi di 20 anni che vivono con le rispettive famiglie nel piccolo villaggio di Atta, vicino ad Hebron, in Cisgiordania, una zona da sempre considerata come una delle più pericolose per la massiccia presenza di estremisti islamici. Secondo le prime ricostruzioni i due cugini si sarebbero seduti ad un tavolino di un ristorante del grande mercato di Sarona come normali clienti e poi avrebbero cominciato a sparare all’impazzata sui clienti del locale e sui passanti.

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Poco dopo uno dei due è stato ferito da un poliziotto mentre tentava di fuggire e anche l’altro è stato bloccato e catturato; i due sono stati portati in caserma e sono subito cominciati gli interrogatori per chiarire il perché del folle gesto e se ci siano legami con organizzazioni terroristiche come il sedicente Stato islamico.

Le misure di sicurezza sono state subito rafforzate e sono stati negati ai musulmani i visti per andare a pregare nelle grandi moschee che in occasione del Ramadan, il mese sacro per la religione islamica, sono sempre molto frequentate; i visti sono saranno concessi solamente in caso di grave emergenza umanitaria.

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Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso che la lotta al terrorismo continuerà e sarà ancora più serrata e dopo avere visitato il luogo dell’attacco a Tel Aviv  ha dichiarato: ““Ritengo sia stata evitata una tragedia ancora peggiore grazie all’intervento fondamentale dei cittadini, degli agenti di sicurezza, della polizia. Continueremo a colpire gli attentatori e a difendere chi va difeso”.