“The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca”, un viaggio alla conquista della libertà

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Film storico, biografico e drammatico: è questo “The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca”. Rappresenta l’adattamento cinematografico della vicenda di Eugene Allen, un maggiordomo che ha servito per oltre un trentennio nella Casa Bianca. Scritta e diretta da Lee Daniels, la pellicola ripercorre la storia americana dagli anni Venti attraverso lo sguardo del protagonista Cecil Gaines.

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E’ un uomo che inizia il suo percorso dalle piantagioni, dove assiste all’uccisione di suo padre e che è costretto a fuggire per tentare di migliorare la sua condizione sociale. Cosa che in parte avviene perché Cecil diventa maggiordomo alla Casa Bianca, ma comunque è costretto ad adeguarsi a un sistema che mal vede gli uomini di colore. E’ al continuo servizio dei presidenti che mandato dopo mandato si susseguono da Eisenwoher a Reagen, e anno dopo anno osserva sterilmente e passivamente le vergognose e indescrivibili discriminazioni da parte della comunità dei bianchi nei confronti della popolazione di colore.

Al contrario suo figlio Louis è deciso a lottare per i diritti del suo popolo e si unisce prima al movimento pacifico dei Freedom Riders e poi a quello violento dei Black Panters. Cecil così rinnega e rifiuta il figlio accusato di non essere rimasto al proprio posto, ma alla fine prende coscienza di sé: dunque si licenzia e scende in piazza a protestare insieme a Louis per ottenere quei diritti così importanti quanto indiscutibili per ogni esse umano.

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E’ un film emozionante e piacevole dove vengono affrontati temi delicati e fondamentali come quelli della libertà e della giustizia. Lo spettatore non può che incollarsi alla propria poltrona, fare un salto nel passato e sentire col proprio cuore le ingiustizie e le crudeltà subite dalla popolazione di colore.

Il film invita a riflettere sul razzismo e sul riscatto sociale della gente di colore da una comunità come quella dei bianchi ancora legata a un passato di puro schiavismo, basato sulla negazione di ogni libertà e dei diritti umani. L’opera è assolutamente da non perdere, che commuove e delizia il pubblico anche con l’ottima quanto suggestiva interpretazione dell’attore Forrest Whitaker, ma che apre anche un mondo di riflessioni.