Casalgrande: domiciliari per un gatto aggressivo

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Gatto aggredisce a graffi e morsi una donna, viene processato dal sindaco e posto ai domiciliari.

Siamo a Casalgrande, Reggio Emilia, e il sindaco Alberto Vaccari ha firmato un’ordinanza che pone ai domiciliari un gatto che ha graffiato e morso una donna.

La notizia è riportata da “Il Giornale” che specifica che in questi casi è il primo cittadino ad essere interpellato.

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Vaccari spiega “Capisco che firmare e leggere un’ordinanza per fermare un gatto possa suscitare ilarità, ma il Regolamento di polizia veterinaria parla chiaro”.

La norma a cui si riferisce Vaccari è del 1954, norma così antica che per questo viene accusata di anacronismo dalle associazioni animaliste.

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I veterinari dell’ASL di Scandiano, competenti per il caso del gatto di Casalgrande, spiegano “Quando un animale a sangue caldo morde un essere umano, siamo obbligati a tenere sotto controllo l’animale, per appurare che non abbia trasmesso malattie, come la rabbia, che in Italia sono state debellate ma che potrebbero ripresentarsi”.

Il gatto reggiano non è il solo che è stato posto ai domiciliari, ma prima di lui vi è stato il caso di Merlino, il gatto di Parma, che aveva azzannato un’anziana e che si riguadagnò la libertà solo dopo un adeguato periodo di riabilitazione in famiglia. E ancora, del volpino, Brioche, che nei pressi di Ferrara, si infuriò con una vicina di casa e, quindi, fu rinchiuso per qualche periodo.

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Peccato che leggi così ferree non siano state promulgate anche per gli “umani”!