Dimissioni Vendola: il fondatore di SEL e governatore della Puglia rimette la sua carica

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Dal quotidiano di sinistra “il Manifesto” arriva la richiesta di dimissioni per Nichi Vendola, segretario e fondatore del partito, oltre che governatore della regione Puglia, da parte di Norma Rangeri, direttore del quotidiano stesso.

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In realtà di questa richiesta non c’era bisogno perché Nichi Vendola aveva già annunciato, all’indomani delle dimissioni dal partito di Fava e Migliore, che si sarebbe presentato dimissionario nella direzione del prossimo mercoledì.

Dimissioni Vendola: “non sono il proprietario di questo partito”

Vendola afferma che lui non ha mai voluto essere il capo del partito, non apprezza i leaderismi, infatti, da tempo il suo nome non è più presente sulla bandiera di SEL, e che da molto voleva prendere del tempo per se stesso. Il suo sogno è quello di ricominciare a scrivere favole per bambini. Non solo dimissioni Vendola a creare scompiglio nel partito definito da molti di estrema sinistra, alla direzione si presenteranno come dimissionari tutti i vertici del partito e Vendola sottolinea che non vuole che la sua posizione sia vagliata insieme a quella degli altri dirigenti, sembra quasi voler salvare il gruppo dirigente e prendersi gli oneri di questa brutta fase del piccolo partito che però, come lui stesso ha detto, è riuscito ad esprimere personalità importanti come Pisapia divenuto sindaco di Milano scalzando Letizia Moratti. Le dimissioni Vendola non riguardano l’incarico di presidente della regione Puglia, finirà infatti il suo mandato e non è chiaro cosa succederà al termine dello stesso. Vendola comunque conferma che non c’è nessuna intenzione di lasciare SEL, anzi, afferma di voler, subito dopo la direzione, lanciare SEL.

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Dimissioni Vendola e rinnovo di SEL

Un rinnovo del partito è sempre stato sentito da molti, però oggi chiediamoci perché proprio ora richiedere le dimissioni Vendola visto che la linea di coloro che hanno lasciato il partito è molto “filopd”, SEL è davvero destinata a confermarsi come l’ancella del Partito Democratico e di Renzi? E’ davvero questa la strada che si vuole percorrere? Non dimentichiamo che qualcuno ha anche ipotizzato una futura fusione con il PD, questo vuol dire cancellare questa esperienza di sinistra per convogliare tutti nel centro sinistra. Di sicuro, se le dimissioni Vendola saranno convalidate nella direzione del prossimo mercoledì, proprio perché conseguenti all’abbandono del progetto da parte di esponenti storici che vogliono avvicinarsi al PD, aumenta il rischio. Dal canto suo Vendola non vuole che si usi il termine “scissione“. Ottima come chiosa citare le parole dello stesso Nichi che afferma “Viva Sel, viva la fatica la pas­sione e il culo che ci siamo fatti”.