Un fenomeno scacchistico tutto italiano

MarcelDuchamp

Gli scacchi sono il gioco da tavola più affascinante che ci sia, una mistura di scienza, calcolo, strategia, arte, abilità intellettive. Forse non è un semplice gioco, qualcosa di più profondo si cela in quel silenzio dei contendenti, nella concentrazione intensa e nei gesti delle dita che spostano i pezzi. Non sembra ma è un gioco violento, due schieramenti pronti a darsi battaglia: re e regine, torri e alfieri, cavalli e pedoni. Lo scacco matto è l’atto finale, mossa che sancisce la fine della partita. Il tutto si svolge entro le 64 case di una scacchiera, un perimetro materialmente limitato ma al contempo infinito per via delle innumerevoli combinazioni possibili. Il gioco è complesso e antichissimo, risale al VI secolo d.C. Nato in India si è diffuso in tutto il mondo, soprattutto nelle classi colte.

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Il pittore e scultore francese Marcel Duchamp era affascinato dalle forme che i pezzi disegnavano durante lo svolgimento di una partita. Divenne a sua volta uno scacchista di alto livello, mettendo da parte il surrealismo e il dadaismo di cui fu animatore e interprete. Per Duchamp gli scacchi sono stati probabilmente l’esempio migliore della forma libera e disinteressata di arte mentale.«C’è un fine mentale implicito quando si guarda l’ordine dei pezzi sulla scacchiera. La trasformazione dell’aspetto visivo in materia grigia è una cosa che avviene sempre negli scacchi e che dovrebbe avvenire nell’arte.».

Fabiano Caruana è un ragazzo di 22 anni, non un giovane come tanti però. Una rara abilità nel gioco degli scacchi lo contraddistingue. E’ un Grande Maestro dall’età di 14 anni, un prodigio, un fenomeno tutto italiano. Nato in Florida da genitori italiani cominciò a studiare sin dalla tenerissima età, dopo aver scoperto il suo talento in un programma del doposcuola. Nel corso degli anni ha vinto tornei sempre più prestigiosi, battendo avversari estremamente quotati. Ha scalato le classifiche, prima quella italiana vincendo il campionato assoluto per quattro volte, poi quella mondiale imponendosi da ultimo nel torneo Sinquefield Cup 2014 di Saint Louis. Ora è saldamente al secondo posto della classifica mondiale con un vertiginoso punteggio Elo di 2844 punti, che potrà cambiare secondo i risultati dei prossimi tornei. Davanti ha solo l’attuale campione del mondo Magnus Carlsen (Elo 2863), già battuto a Saint Louis. Inutile dire che l’Italia non ha mai avuto giocatori di questo livello, capaci di entrare nel ghota scacchistico planetario. E’ una gloria italiana, il tricolore sventola anche nell’empireo degli scacchi. Se riuscirà a mantenere questo livello di gioco potrà contendere lo scettro di campione del mondo a Carlsen, fino a poco tempo fa inarrivabile e mai come ora così vicino. Evocare i campioni del passato non serve, certo è che il nostro Caruana comincia ad essere degno di loro: i vari Kasparov, Karpov e Fischer lo attendono per continuare a scrivere nuove pagine del libro degli scacchi.