Film da non perdere: La migliore offerta (2012) di G. Tornatore

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Giuseppe Tornatore è un regista stimato e apprezzato. L’autore siciliano ha faticato parecchio per affermarsi nel mondo, ma ce l’ha fatta, facendosi largo grazie a opere centrate ed eleganti.

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Ha dato vita a perle del cinema, quali:

Nuovo Cinema Paradiso (1988), film proiettato in due versioni, la più corta gli vale un Oscar.

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Stanno tutti bene (1990), pellicola che narra del viaggio di un padre alla ricerca dei figli. Esiste anche un remake made in USA del 2009 dal titolo omonimo.

La leggenda del pianista sull’oceano (1998), tratto da un racconto di Alessandro Baricco.

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In attesa del suo nuovo lungometraggio, intitolato La Corrispondenza, al momento in lavorazione, vediamo una sua pellicola recente e che ha avuto un buon riscontro di pubblico e critica, ovvero La migliore offerta (2012). Opera intensa e trascinante.

La trama narra di un antiquario colto, ricco e solo. Coinvolto da una giovane donna misteriosa a catalogare gli oggetti della sua grande casa, sarà costretto ad affrontare lati di sé stesso che credeva ormai sepolti. Durante i lavori nella villa trova i pezzi che compongono un preziosissimo automa e stringe un rapporto con la protagonista femminile, affetta da agorafobia e reticente a mostrarsi nella sua fisicità. La situazione si aggrava via via che si procede nella visione del film. La storia d’amore si unisce al giallo e per il personaggio principale le cose si complicano.

Questo lavoro deve parte del suo successo a una solida sceneggiatura, che provvede a far funzionare il racconto. Il protagonista, interpretato da un bravissimo Geoffrey Rush, cade in un inganno proprio quando lascia andare i suoi preconcetti e le sue paure. Ciò avviene lentamente e senza forzature.

La pellicola mostra poco allo spettatore e lo lascia immaginare. Chi guarda viene spinto in un gioco che si avvale di una relazione intima, per poi mostrare il losco che c’è dietro.

La raffinatezza della scenografie e degli ambienti aiutano la trama. Attraverso la costruzione dell’automa, che si unisce al percorso umano del protagonista, vengono svelati passo passo misteri e problematiche… fino al finale. Sono presenti numerosissime citazioni artistiche, tutte coerenti, che non appesantiscono la storia.

Un film da guardare e riguardare, per cogliere ogni volta particolari che erano sfuggiti.