Frida Kahlo, identità ribelle di una donna controcorrente

Frida Kahlo fu una grande artista messicana degli anni 40-50 del novecento. La sua forte identità ribelle, la sua arte schietta, vera e penetrante andavano contro ogni regola del tempo.

Frida Kahlo, con la sua anima ribelle, irruente e anticonformista, si inserisce e si afferma all’interno del patrimonio artistico mondiale come la pittrice messicana più famosa, influente, discussa ed acclamata di tutti i tempi.

frida-bella-in-evidenza-voltoNasce il 6 luglio 1907 a Coyoacán (Messico), figlia di Wilhelm Kahlo, il quale, dopo avere esercitato numerosi mestieri, si affermò come fotografo di talento (fu propri da lui che Frida apprese la tecnica della “prospettiva”) e di Calderon y Gonzales, seconda moglie di Wilhelm.
La vita dell’artista fu scandita da eventi dolorosi che la devastarono, soprattutto fisicamente.
Affetta da spina bifida sin dalla nascita, fu perennemente pervasa da dolori continui e problemi circolatori, tanto che, nel 1953, perse completamente l’uso della gamba destra dopo che le furono state amputate le dita dei piedi.
All’età di diciotto anni rimase vittima di uno spaventoso incidente durante un viaggio su un autobus di legno insieme al suo fidanzato del tempo, Alejandro Gomez Arias, per il quale dipinse il suo primo autoritratto.
L’artista ne uscì devastata. Riportò gravi ferite alla colonna vertebrale, al bacino e al piede destro, mentre il suo ventre venne brutalmente traforato da un tubo di metallo.
Frida, non perse mai la sua vitalità.

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Al dolore che logorava il suo corpo non permise di logorare la sua anima, che rimase viva, vitale e perennemente in fermento. Iniziò a rappresentare sulla tela la sua sofferenza mediante una serie di autoritratti raffiguranti in maniera simbolica il suo io interiore, il suo mondo, la Frida che lottava e che non avrebbe mai lasciato che il dolore scalfisse la sua anima, la Frida che amava la vita.
La ribelle artista messicana soffrì a lungo per amore, per il suo unico grande amore, Diego Riviera. L’uomo che la fece innamorare dell’arte e della vita. L’ uomo che, nonostante i suoi continui tradimenti (riuscì a tradirla anche con sua sorella Cristina), non smise mai di amare. Da donna ceca ed innamorata subì, ma poi iniziò a tradirlo a sua volta sia con uomini sia con donne.

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Di lui scrisse:
“Diego. inizio.
Diego. Costruttore.
Diego. mio fidanzato.
Diego. mio ragazzo.
Diego. mio pittore.
Diego. mio amato.
Diego. mio marito.
Diego. mio amico.
Diego. mia madre.
Diego. io.
Diego. Universo.
Diversità nell’unità.
Perché lo chiamo il mio Diego? non è mai stato e non sarà mai mio.
Diego appartiene a se stesso”.

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La sua vita fu segnata da enormi successi. La sua arte si fonde con la storia e lo spirito del mondo a lei contemporaneo riflettendo le trasformazione della società e della cultura che determinarono la rivoluzione messicana, oltre ad esprimere se stessa e il suo essere interiore.

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L’artista lascia emergere dalle sue opere l’avanguardia dell’arte e l’esuberanza culturale del suo tempo e analizzando i suoi dipinti è possibile intersecare le traiettorie di tutti i principali movimenti culturali e internazionale del Messico del suo tempo.
Le sue opere principali:

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Ospedale Henry Ford 1932

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La mia balia e io (1937)

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Le due Frida (1939)

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Autoritratto con collana di spine (1940)

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la colonna spezzata (1944)

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L’abbraccio amorevole dell’Universo, la terra, Diego, io e il signor Xolotl (1949)

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Non si può non rimanerne affascinati. La sua pittura è simbolica e realistica insieme, esprime il dolore di un corpo devastato, ma anche la voglia di vivere di chi ama la vita appassionatamente, di una artista che nonostante tutto conserva in sé una forza devastante.
La forza che solo una donna con una forte identità come la sua riesce a tirare fuori.
Frida Kahlo (1907-1954) è stata un grande artista, ma ancor più una grande donna.