Gloryhole: la pratica dell’erotismo

Una nuova forma di trasgressione

La Gloryhole è una pratica che consiste nel porre il sesso maschile dentro a un buco di una parete che può essere il bagno pubblico di un autogrill, di una scuola, di un cinema per incitare e per invogliare chi sta dall’altra parete.

La pratica del sesso dentro al foro

Questa forma di erotismo permette di svolgere sia attività sessuali attraverso il foro come l’osservare altri impegnati in una masturbazione o altre forme di sesso in totale anonimato.
Il sesso maschile dentro al foro permette di usufruirlo “a proprio piacimento” consumando del sesso orale, sesso vaginale e anale evitando di vedere chi c’è dall’altra parte ed evitando un contatto diretto con gli organi sessuali.

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buco

Il sesso alla Gloryhole ha delle radici derivanti dal planetario marittimo; in passato quando i marinai erano per lungo tempo fuori casa avevano iniziato a praticare questo tipo di sesso inizialmente a livello omosessuale, poiché’ in nave erano presenti solo uomini, “in mancanza d’altro” e per attenuare il loro vojeurismo trovavano in questa pratica una sorta di soddisfazione mantenendo pur sempre l’anonimato.
E’ pericoloso fare uso di questa pratica perche’ si possono contrarre malattie sessuali e l’giene non e’ sempre garantita.

La moda del sesso alla Gloryhole e’ scoppiato sopratutto negli Stati Uniti a New York per poi sfociare dall’altra parte del mondo sino a noi in Europa e in Italia.

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In primis quando da noi e’ arrivato qualche anno fa era presente solo nei night club o nei clubs prive’ ma oggi il fenomeno si sta espandendo prepotentemente nella nostra società più comune.
Oggi se visioniamo un bagno pubblico con quel famoso foro che ora siamo a conoscenza di cosa serva e come si utilizza, dobbiamo allontanarci per evitare spiacevoli inconvenienti o malintesi ed evitate di assistere a questo gioco erotico.

Un appello fondamentale e’ rivolto agli insegnanti, agli educatori, ai genitori che devono prestare attenzione a questo fenomeno emergente in alcuni bagni delle scuole e delle università.
Sarebbe opportuno che questi “buchi della gloria” fossero tappati nei luoghi pubblici dove sono presenti bambini e ragazzi per evitare questa pratica tra i più giovani e per evitare la diffusione in luoghi di cultura, di decoro e di educazione.