Il Castello di Miramare, tra mare e cielo

Tanta bellezza e una storia drammatica

Candido, con la torre più alta che pare toccare il cielo, il Castello di Miramare spicca immerso nell’azzurro sulla punta della splendida baia di Trieste.
Tanta bellezza contrasta con la sua storia purtroppo drammatica. Sorse per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria e imperatore del Messico, che avrebbe voluto che fosse la residenza per sè e la moglie Carlotta del Belgio.

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Alle spalle lo corona un parco rigoglioso: 22 ettari popolati di un’immensa varietà di piante, spesso portate dallo stesso arciduca dai  lunghi viaggi che compiva come ammiraglio della marina militare austriaca. Al suo interno il tempo pare davvero essersi fermato, mentre si attraversano le sale arredate con i mobili dell’epoca, che raccontano la storia dei loro signori. Massimiliano, invece di venire incoronato re del Messico fu ucciso durante una rivolta e la moglie Carlotta impazzì per il dolore.

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La particolare atmosfera avvolge subito il visitatore. Il piano terra fu residenza dei due coniugi mentre al superiore abitò successivamente il duca Amadeo d’Aosta, modificandolo in parte. Gli appartamenti furono così completati in stile neogotico e neomedioevale nel 1860. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale,il Castello, dopo esser servito come quartier generale della guarnigione americana, iniziò a essere restaurato  e ricomposto come era alle sue origini, con le decorazioni lignee al loro posto, i quadri, gli arazzi… Si può ammirare la camera da letto rosso scarlatto, la saletta dove faceva toilette Carlotta, e in un locale a parte, la collezione dei modellini di navi di cui Massimiliano era  diventato appassionato grazie ai suoi viaggi per mare.

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Il rigoglioso parco fonde il fascino del nord con quello mediterraneo. La maggior parte delle piante non sono di origine europea: in un arco di dieci anni sono apparsi cedri del Libano, del nord Africa e dell’Himalaya,abeti rossi provenienti dalla Spagna, cipressi della California e del Messico, diverse specie di pino dell’Asia e dell’America, e alcune piante esotiche come la sequoia gigante e il ginkgo bilboa. I sentieri ondulati si arrampicano e discendono dalla collina tra corsi d’acqua, piscina, prati… Diverse costruzioni spiccano qua e là tra i verdi cespugli, come il Castelletto, dove i due sposi vissero i primi tempi di matrimonio , mentre in seguito Carlotta vi fu rinchiusa quando impazzì.Interessanti sono le rovine della Cappella di San Canciano, dove è conservata una croce fatta con il legno della fregata di Novara...

Nel 1955 Castello e giardini furono riaperti al pubblico e chiamati il parco di Miramare. Se ne ritrova ancora la storia nei dipinti di Cesare dell’Acqua , cosi come nelle note del fortepiano che Carlotta si esercitava a suonare…

Grazia Paganuzzi