Il Mondo dalle guerre in poi è un posto sempre meno sicuro

Come evolve il nostro Mondo tra guerre e interessi economici

Correvano gli ultimi anni del decennio ’80 del secolo scorso e, nel Mondo, man mano si sgretolava il Muro di Berlino e tutto l’asse dell’Europa orientale ed in occidente si festeggiava e si asseriva che il Mondo sarebbe stato un posto ancor più bello dove vivere, dove L’Impero del Male di reaganiana memoria non avrebbe più trovato posto.

Da quegli anni invece ci sono stati “regalati” ogni sorta di conflitti bellici in nome delle teorie più disparate che hanno portato il nome di guerre preventive, peacekeeping, esportazione della democrazia e via dicendo.

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Tra tutte possiamo ricordare:

  • La guerra dei Balcani (tra Milosevic che faceva diventare la Bosnia una fosse comune a cielo aperto e gli americani che bombardavano con uranio impoverito facendo strage di civili e militari);
  • Il conflitto in Afghanistan (dove non vi era riuscita l’Unione Sovietica negli anni ’80 ci speravano di riuscirci gli Stati Uniti ma ancora oggi quello è un fronte aperto);
  • La guerra in Iraq con la caduta di Saddam Hussein;
  • La caduta dei dittatori dei paesi arabi (come Gheddafi in Libia, Mubarak in Egitto);
  • La creazione dell’Isis (o Daesh come dir si voglia);
  • L’eterno conflitto israelo – palestinese;
  • La guerra in Siria.

Ma come se non bastassero tutti questi fronti, molti dei quali ancora oggi aperti, assistiamo purtroppo impotenti a nuovi scenari per niente rosei come i test nucleari di Kim Jong Un in Corea del Nord e soprattutto al Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump che un giorno si e l’altro pure sceglie un nuovo obiettivo con cui prendersela, un giorno infatti si minaccia di bombardare la Corea del Nord, l’altro giorno l’Iran, poi il turno della Siria, il Venezuela e compagnia cantante.

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Le cause

Sicuramente le cause sono da attribuire ai grossi interessi economici, quali l’estrazione ed il commercio del petrolio ma anche la produzione e la vendita di armi (ricordiamo che l’Italia è uno dei maggiori esportatori di armi nel mondo), l’accaparramento delle materie prime che tendono sempre più a scarseggiare, visti i tempi di grosso consumismo che viviamo.

Il risultato

Viviamo in un mondo sempre meno sicuro, in un occidente che sta prendendo sempre più confidenza con il terrorismo con modalità sempre più cruente e pianificate.

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Le notizie che prima si vivevano con distacco, come ad esempio, un kamikaze che si fa esplodere in un mercato di Baghdad, oggi si iniziano a sentire sulla propria pelle, perché diventa davvero un rischio decidere se fare una passeggiata serale sul lungomare di Nizza, piuttosto che sulla rambla di Barcellona, perché andare ad un concerto diventa un terno al lotto, così come andare in una cittadina tedesca a fare la spesa al supermercato.

Chi gestisce il potere politico ed economico sta facendo del Mondo una maionese impazzita, nel quale noi tutti ci troviamo in questo vortice che giorno dopo giorno ci stritola.

La soluzione

Purtroppo non esiste! L’unica cosa che noi cittadini possiamo fare, quanto meno per arginare questo fenomeno, è quella di far sentire la nostra voce, di essere il più responsabili possibile quando decidiamo di eleggere i nostri rappresentanti al potere e soprattutto dobbiamo armarci di umanità e accoglienza per le tante genti che hanno bisogno del nostro aiuto, facendo cadere, almeno noi, pregiudizi atavici come il razzismo.