Intervista a Shelbee,19 anni: Dopo il cancro, dice “La risata è la migliore medicina”

25/02/14 TCT unit's second birthday with Caroline Flack

Intervista a Shelbee 19 anni: Dopo il cancro, dice “La risata è la migliore medicina”

Introduzione e intervista a cura di Rebecca Domino
Shelbee è una diciannovenne inglese cui, nel febbraio 2013, è stato diagnosticato un raro tumore alle ossa.

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“Si trattava di cancro” ha detto Shelbee, in merito alla sua diagnosi “ma finalmente avevo delle risposte”. La ragazza, infatti, aveva sofferto per sei mesi di dolori, aveva avuto dei gonfiori e soffriva d’insonnia. La sua dottoressa di famiglia, cui si recava ogni due settimane, le aveva spiegato il tutto con problemi all’anca, spasmi muscolari e il generale “sei un’adolescente”.
In quest’intervista Shelbee ci racconta parte della sua storia, come sia riuscita a vivere con il cancro grazie al suo ottimismo, alla voglia di aiutare gli altri e alla risata, la miglior medicina che esista, ma ci spiega anche quali sono i cinque sintomi da tenere d’occhio per riconoscere il cancro negli adolescenti.
Se Shelbee li avesse saputi quando li accusava – o se la sua dottoressa li avesse saputi – sarebbe stata diagnosticata molto più in fretta.shelbee pict2

Una diagnosi corretta, fatta per tempo, significa non solo la possibilità di salvare una vita ma anche di evitare dei trattamenti particolarmente aggressivi. Nel caso di Shelbee, infatti, la diagnosi corretta – arrivata dopo ben sei mesi – ha costretto i medici a sottoporla a dei trattamenti molto duri che le hanno causato effetti collaterali altrimenti evitabili, fra cui la paralisi della gamba sinistra: Shelbee è sempre stata appassionata di calcio e, dal giocare ogni giorno, si è ritrovata a non poter neanche camminare.
Shelbee è stata curata in uno dei reparti di Teenage Cancer Trust, ente benefico inglese che dal 1990 si occupa in toto degli adolescenti con il cancro.
Adesso la ragazza è in remissione e a settembre comincerà l’Università per diventare insegnante di educazione fisica.

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Ed è qui che inizia la mia intervista:

Ciao Shelbee, prima di tutto grazie mille per avermi concesso quest’intervista. Ammetto che sono rimasta stupita dal modo in cui hai reagito alla tua diagnosi. Nonostante il cancro, sei rimasta ottimista per tutta la durata del trattamento. Come hai fatto?

Rimanere positiva mi è venuto naturale perché ho sempre pensato che se l’avessi presa male ciò non avrebbe spinto il mio tumore a dispiacersi per me e a smettere di crescere. Scherzare riguardo a ciò che accadeva mi permetteva di sentirmi meglio riguardo alla situazione in generale e aveva lo stesso effetto anche sulle persone che mi stavano intorno!

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