Isis: Attentato a Manchester ore 22.30 la deflagrazione cancella 22 vite

Terribile attentato che distrugge il cuore di Manchester e dell'intera popolazione mondiale

Lunedí 22/05/2017 alle ore 22:30 durante il concerto della cantante statunitense Ariana Grande, nel palazzetto di Manchester, metropoli del Regno Unito, la deflagrazione di un ordigno cancella 22 vite e ne ferisce altre 59.
Panico, disperazione, paura. L’ennesima tragedia collettiva si consuma in un solo terrificante attimo.

Viene confermata dalle autorità la mano terroristica che ha innescato l’esplosione, vengono purtroppo confermate le giovanissime età delle vittime e dei feriti e vengono riportate tante altre ipotesi a contorno.
Alcune di esse vengono oggi verificate e confermate da inquirenti e media.

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Salman Abedi, questo il nome del kamikaze responsabile dell’attentato che, come riportato al Times da un suo amico dell’università di Salfrod, era tornato da pochi giorni dalla Libia. Abedi faceva evidentemente parte di una rete, sospetti confermati a seguito di indagini effettuate nell’abitazione di quest’ultimo.
A seguito delle indagini e delle perquisizioni, le autorità arrestano Ramadan, il padre di Abedi, il 23enne fratello Ismail, il fratello minore Hashem, il quale sostiene di essere stato al corrente del piano fin dal suo concepimento ammettendo durante l’interrogatorio di essere membro insieme al fratello dell’Isis, e altre 3 persone sospettate di essere implicate all’interno di questo inquietante sistema.

Il capo famiglia Ramadan aveva precedentemente scagionato il figlio Salman, rivendicando i loro ideali per niente estremisti e la sua mansione di amministratore del Centro Forza di sicurezza della città di Tripoli.

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Dopo le varie conferme del coinvolgimento di Salman con le forze dell’Isis, restano da stabilire i suoi trascorsi preparatori, competenza di polizia e intelligence britannica.
Moltissimi i legami che riportano alle origini e ai collegamenti con reclutatori di pedine umane da utilizzare per attuare simili tragedie. Uno di essi, Raphael Hosley, ucciso da un drone americano 3 anni fa, aveva avuto noti rapporti con Salman.

A questo punto viene da convergere con le opinioni che vedono la Libia come una fucina per militanti nell’Isis.
Soggetti che provengono dalla Libia o che vi fanno ritorno per brevi periodi, sono le due caratteristiche ricorrenti nelle persone coinvolte con pianificazione o attuazione di atti terroristici degli ultimi anni.

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Per un analisi degli aspetti tecnicamente più inquietanti, il Times riporta quanto segue:
dei resti non è possibile stabilire il tipo di esplosivo usato ma emerge che l’ordigno era stato preparato con cura e grande attenzione“.

Questo è confermato anche dall’analisi della disposizione delle vittime rispetto al kamikaze da cui emerge che le biglie di ferro usate come proiettili letali nel mix con l’esplosivo, hanno penetrato i corpi ad altissima velocità ed erano state “disposte con attenzione” nella bomba per creare il massimo danno possibile.

Le autorità hanno trovato i resti di una “pila Yuasa da 12 volt molto più potente di quelle normalmente usate (per attivare l’innesco) nei giubbetti dei kamikaze. Si tratta di un pila usata per luci di emergenza che costa circa 20 dollari”.

A conferma che la bomba è stata preparata da un esperto la scoperta che dentro il detonatore “era saldato un circuito elettrico (ulteriore)”. Un sistema quindi ridondante per essere sicuri che l’ordigno sarebbe esploso. Non è chiaro se si trattava di un detonatore anche azionabile a distanza in caso di ripensamenti, come talvolta è accaduto, del kamikaze.

Ma le indagini, in una città blindata con soldati per le strade, continuano. “Siamo conducendo perquisizioni estese” su Manchester, ha detto il capo della polizia Hopkins. Lo scopo è trovare il complice, chi possa aver costruito la bomba. “Fare un ordigno come quello usato per la strage di lunedì – ha spiegato una fonte anonima – richiede un certo livello di competenza, il giovane non può averlo fatto tutto da solo“.

Due ragazze abbracciate dopo la veglia in Albert Square per l’attentato alla Manchester Arena – 23 maggio 2017
(AP Photo/Emilio Morenatti)

Da un bilancio provvisorio e complessivo, ad oggi, risultano 119 feriti, tra cui molti bambini gravemente feriti e in condizioni critiche.
Immediati i provvedimenti in seguito alla tragedia, come la cancellazione della cerimonia del cambio di guardia a Buckingham Palace, la chiusura ai visitatori di Westminster, segnali di estremi provvedimenti di protezione militare, di livello pari a quelli per gli attentati alla metropolitana di Londra del 2005.

”TREVOR”