Lavori a Buckingham Palace, trasloco per i Reali

Anche i Reali, a volte, devono traslocare.

Questo è quanto capiterà alla Regina d’Inghilterra e al Principe Consorte: Elisabetta II e Filippo di Edimburgo lasceranno temporaneamente la residenza di Buckingham Palace a causa di lavori di ristrutturazione per trasferirsi nella tenuta di villeggiatura, il castello di Windsor (il quale, tra l’altro, dà nome alla dinastia cui la Regina appartiene). Non era mai accaduto un fatto del genere, dal 1837, quando la celebre regina Vittoria elesse il palazzo tra i parchi di St. James e Hyde come abitazione reale. Nemmeno durante i bombardamenti delle due guerre. ,

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Prima, però, è opportuno tracciare una breve storia di Buckingham Palace. Il palazzo venne iniziato nel 1633 circa, ma nel 1703 il conte di Buckingham, che diede nome all’edificio, fece costruire una struttura, su progetto dell’architetto William Winde, d’ispirazione palladiana. Fu nel 1762 che avvenne il primo passaggio ai Reali inglesi: sir Charles Sheffield, discendente di sir Buckingham, cedette il palazzo a re Giorgio III, il quale lo concesse alla moglie, la regina Carlotta, come residenza privata, mentre quella ufficiale rimase a St. James Palace. Fu Giorgio IV a pensare all’ampliamento dell’edificio e alla sua trasformazione in Palazzo Reale, affidando a John Nash i piani di costruzione della nuova struttura. Il nuovo stile scelto fu quello neoclassico francese: Nash realizzò i tre quarti dell’odierna struttura, tanto che Buckingham Palace è conosciuto come il suo capolavoro. Giorgio IV volle anche realizzare un arco trionfale rivolto verso est e ispirato all’Arco di Costantino a Roma e a quello della Pace a Milano. Con la morte di Giorgio IV, Guglielmo IV scelse come nuovo architetto Edward Blore, il quale portò quasi a termine i lavori iniziati da Nash. Con l’avvento della regina Vittoria, nel 1837, il palazzo divenne residenza ufficiale dei Reali e, dopo il suo matrimonio con il principe Alberto nel 1840, Blore realizzò la solenne facciata odierna sul Mall, con un blocco centrale a tre colonne corinzie e sontuoso timpano, affiancato da due ali che formano una pianta a C. L’arco d’ingresso venne spostato a Hyde Park. Le ultime migliorie vennero apportate sotto Giorgio V, con il rimaneggiamento della facciata est intesa come sfondo per il Mall ma anche per il monumento, antistante il palazzo, alla regina Vittoria. Fortunatamente, i bombardamenti delle due guerre non toccarono il palazzo, che, ancora oggi, conserva arredi d’epoca e dipinti di scuola fiamminga e inglese del XVII e XVIII secolo.

Si dovranno ritoccare impianti elettrici e idraulici, con costi piuttosto elevati, equivalenti a 211 milioni di Euro: tutto ciò sarà pagato dalle tasche di casa Windsor oppure dovranno rimetterci i sudditi di Sua Maestà? E pensare che, lo scorso anno, gli inglesi hanno versato ben trentacinque milioni di sterline per la famiglia reale. Anche quegli scozzesi che, ieri, hanno annunciato che, dal prossimo anno, tratterranno un milione di sterline sul proprio territorio al posto di inviarli all’odiata Londra.

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Stefano Malvicini