I misteri del Nautilus

Il giallo del sottomarino privato

Il Nautilus non è solamente il sottomarino del Capitano Nemo ma è anche il mini sommergibile privato costruito da Peter Madsen, un inventore danese di 48 anni, che ha da sempre il sogno di esplorare i fondali marini. Grazie ad una raccolta fondi organizzata su Internet è riuscito a trovare il denaro necessario a costruire il Nautilus, il suo sottomarino privato con cui voleva girare il mondo e raccontare la vita negli abissi.

Il sogno di Madsen si è rivelato quasi subito un incubo perchè ha dovuto affrontare un lungo contenzioso legale con una delle associazioni che lo avevano aiutato nella raccolta fondi. Lo stesso inventore danese aveva scritto sui social network di essere vittima di una maledizione: ” È la maledizione del Nautilus, fintanto che io sarò in vita non ci sarà calma attorno al Nautilus”.

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Ieri l’eccentrico danese è stato arrestato con la grave accusa di omicidio colposo: la giovane giornalista svedese Kim Wall, autrice di articoli per importanti giornali sia in Svezia che all’estero, era salita sul sottomarino per un reportage ma di lei non si hanno più tracce. Alcuni testimoni hanno raccontato di avere visto chiaramente la donna sulla torretta del sottomarino prima che partisse dal porto di Copenhagen ma quando il Nautilus è stato soccorso dopo avere fatto naufragio di lei non c’era traccia.

All’inizio il Nautilus aveva segnalato alcune avarie a bordo ma alla fine il sottomarino ha cominciato ad imbarcare acqua fino al definitivo affondamento. Madsen è stato salvato ma della giovane reporter non si è saputo più niente; al momento del recupero del relitto c’era solo acqua ma non la ragazza. L’inventore ha detto che la giornalista gli avrebbe chiesto di essere sbarcata sull’isolotto di Dragør e che da quel momento lui avrebbe continuato il viaggio da solo. Il sospetto è che sia stato lo stesso Madsen ad uccidere la ragazza per poi abbandonare il corpo in alto mare, anche perchè il Nautilus avrebbe virato dalla rotta originaria per sconfinare in acque svedesi. Come se non bastasse gli incaricati di accertare le cause del naufragio non avrebbero trovato nessuna traccia di avaria ma sembrerebbe che il sottomarino sia stato colato a picco di proposito.

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La domanda che tutti si pongono è se sia stato lo stesso Madsen a sacrificare la sua creazione per distruggere le prove del delitto. Gli elementi per un giallo scandinavo a questo punto ci sono davvero tutti e non sono esclusi altri colpi di scena.

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