Opera Roma: convocata riunione al Mibact lunedì prossimo

Opera Muti

Si cercano soluzioni per il caos sopraggiunto all’Opera di Roma dopo le dimissioni del maestro Riccardo Muti. Convocata riunione al Mibact per lunedì prossimo.

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Situazione ancora difficile e incerta per la Fondazione del Teatro dell’ Opera di Roma. E non poteva essere diversamente, dopo le dimissioni rassegnate dal maestro Riccardo Muti, che negli scorsi giorni aveva evidenziato l’assenza delle “condizioni per garantire la serenità necessaria e il buon esito delle rappresentazioni”.

L’avvio della stagione lirica, previsto con la prima dell’ “Aida” del 27 novembre, appare in fortissimo rischio. Si discute sulle reali motivazioni che hanno spinto il grande maestro a rassegnare le dimissioni, tra veleni e scambi di accuse, ma la sola certezza è che a due mesi di distanza dalla prima messinscena, il Teatro Costanzi di Roma non può contare su un direttore d’orchestra. I problemi di bilancio e gli attriti sindacali, invece, permangono immutati.

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Il sindaco della capitale, Ignanzio Marino, tenta di prendere in mano la situazione, al fine di scongiurare un pericolo temuto e allo stesso tempo non troppo remoto: la chiusura del più importante teatro di Roma, inaugurato nel lontano 1880. Archiviate le indiscrezioni che parlavano di polemiche fra il sindaco e il sovrintendente del teatro, Carlo Fuortes, si lavora per trovare una soluzione che garantisca, al contempo, l’alto livello qualitivo e il prestigio consono alla storica istituzione, nonchè il mantenimento del 27 novembre come data d’inizio della stagione lirica.

Di concerto con il Ministro Franceschini e il Governatore della Regione Lazio, Zingaretti, il sindaco di Roma ha annunciato, per lunedì mattina, la convocazione di una riunione presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’obiettivo di pianificare una strategia precisa, in vista del Cda della Fondazione che si terrà il prossimo 2 ottobre.

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Il successore di Muti avrà un compito senza dubbio difficile e delicato: districarsi fra le tensioni che agitano le quinte del Costanzi, e allo stesso tempo confrontarsi con il nome illustre e altisonante del suo predecessore. Tra i possibili candidati, come riporta Repubblica, si annotano tre nomi. Tutti al femminile, in accordo all’aspirazione espressa proprio dagli intenti di Marino. Gianna Fratta, che a soli quarantuno anni annovera già numerose e prestigiose direzioni d’orchestra, tra cui i Berliner Simphonyker, la Royal Academy di Londra, e la stessa Orchestra del Teatro dell’ Opera di Roma. Simone Young, direttrice dell’ Opera Australia di Sidney fino al 2003, attualmente alla direzione della statale di Amburgo. E infine l’americana Marin Alsop, direttrice dell’ Orchestra Sinfonica di Baltimora e dell’ Orchestra di Stato di San Paolo.