Papa Francesco di notte va a trovare i senzatetto. Ci sono i testimoni.

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Papa Francesco, ha rivoluzionato il modo di fare dei gesuiti. Non a caso, di lui si è detto: “Un gesuita con la consuetudine pastorale di non perdere mai il contatto diretto con gli ultimi“. A Buenos Aires, era normale tutto ciò: andava nelle carceri, nei dormitori e confessava prostitute. Il grande testimone delle grandi azioni del Papa, è Don Corrado (elomosiniere polacco). E’ colui che di notte va in giro per Borgo Pio a dar qualcosa da mangiare ai barboni e di giorno si occupa delle persone che versano in situazioni difficili. Il tutto su incarico e per conto di Bergoglio.

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Don Corrado, dice: ” Quando gli raccontavo che stavo andando da loro, mi chiedeva se poteva venire con me. All’inizio Bergoglio non si rendeva conto del disagio che potevano creare queste sue uscite“. Ma, alla domanda chiara e univoca sulle uscite notturne del Papa, risponde con un sorriso: “Vi prego fatemi un’altra domanda“. L’elemosiniere porta in luce alcune missioni. Papa Francesco è stato a Lampedusa, mentre i soccorsi cercavano i corpi nel relitto affondato e poi a Chieti per far visita ad una bimba affetta da SLA. L’impegno è quotidiano. E’ costante.

Quando fu visita ai poveri, si ferma a pranzare con loro. Risponde a tutti i tipi di aiuto e dona soldi ai bisognosi (dai 200 ai 1.000 euro mensili) destinati al pagamento degli affitti, delle spese mediche, istruzione e altro. Bergoglio, quando è in missione e dialoga con la gente, dice: “Ce li hai i soldi? Il conto è buono quando è vuoto, significa che il denaro è andato a fare del bene“.

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Don Corrado conclude: “Il Papa un giorno mi ha detto: le tue braccia saranno il prolungamento delle mie braccia». E così è iniziata l’avventura. «Quando mi ha nominato Elemosiniere mi ha aggiunto: la scrivania non fa per te, puoi venderla. E non aspettare che la gente bussi, vai tu a cercare i poveri, fallo per me“.