Parenti serpenti di Mario Monicelli

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Parenti serpenti è un film del 1992, di Mario Monicelli (1915-2010), noto regista e sceneggiatore, tra i più apprezzati del cinema italiano. Reso celebre grazie alla sua attività nella commedia all’italiana, è conosciuto anche all’estero per opere come: I soliti ignoti (1958), L’armata Brancaleone (1966) e Amici miei (1975). Ha vinto parecchi premi cinematografici ed è stato candidato per sei volte al Premio Oscar. Nel 1991 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

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Ma veniamo al film. La pellicola è densa di sarcasmo e ironia. La trama descrive le vicende di una numerosa famiglia, che si ritrova durante le festività natalizie nella casa degli anziani genitori. L’incontro tra i fratelli, i rispettivi compagni e i figli genera problemi e riporta a galla antichi rancori.

Il motivo scatenante è la consapevolezza di dover affidare i due vecchi a qualcuno del parentado. Nessuno sembra esserne entusiasta. A causa di ciò l’atmosfera si appesantisce, gli adulti si comportano come ragazzini e si attaccano, prima sottilmente, poi più aggressivi. Quando gli anziani esplicitano la loro richiesta, nessuno si trattiene. Riemergono conflitti radicati nel profondo e vengono svelati segreti. Il finale è degno di qualsiasi commedia nera.

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La forza di questa pellicola sta nella sua capacità di coinvolgere lo spettatore. Gli attori recitano con maestria e trascinano in un ambiente noto alla maggior parte di noi. Nonostante il lungometraggio sia del 1992, è facile sentirsi vicini al nucleo, anche nel 2015. I legami famigliari non erano semplici allora e non lo sono al giorno d’oggi. Questo è un dato di fatto e Mario Monicelli è stato capace di rappresentare tutte le problematiche dei legami, sempre con quel tocco che lo ha contraddistinto per anni.