Pentito di essersi pentito. Lo sfogo di Giuseppe Misso, ex boss camorra

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Giuseppe Misso, nipote omonimo dell’ex boss del Rione Sanità, in un’intervista-video rilasciata a Nanopress.it, si sfoga dicendo:Io ho affidato la mia vita alla Procura di Napoli purtroppo e  “il mio caso è stato gestito da altri che mi hanno anche torturato psicologicamente, portandomi due volte a tentare il suicidio”.

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“Non collaborerei più – continua Misso – non perché mi penta di aver fatto arrestare, questa è una scelta che ho maturato, non parlo della pena, perché è giusto che la pago avendo fatto ammazzare tante persone, ed è giusto che pago fino all’ultimo giorno. Però la Legge prevede dei benefici che non mi sono mai stati attuati. Il contratto da collaboratore di giustizia – conclude – prevede una serie di cose, soprattutto la tutela, l’assistenza, cose che in sette anni non ho mai riscontrato”.

Misso, arrestato per camorra la prima volta nel 1998, si è pentito il 30 marzo 2007. 

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