Roma come Amsterdam, all’Eur primo quartiere a luci rosse

Luci rosseRoma – Aprile 2015, sembrerebbe questa la data prescelta dal IX Municipio di Roma per dare il via a un’idea nuova per il mestiere più antico del mondo.

Sarà una delle tante strade del quartiere Eur della capitale a ospitare la prima area in cui la prostituzione sarà tollerata. Un quartiere a luci rosse, alla stregua di molte capitali internazionali, una proposta più volte avanzata da politici e comuni cittadini che solo ora diventa realtà.

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Due gli obiettivi che l’amministrazione capitolina vorrebbe raggiungere: liberare le strade delle città dal triste fenomeno della “ vendita del corpo” e salvaguardare le lucciole da violenze e sfruttamento. Manca al momento solo l’ordinanza del IX Municipio che sta valutando anche i costi di gestione di questo progetto finanziato, in parte, anche dal Campidoglio; costi che saranno di circa cinquemila euro a mese, desinati per lo più alle unità di strada e agli operatori che si occuperanno della salute e della sicurezza delle prostitute. Multe salate per i clienti sorpresi fuori dalle zone tollerate, fino a cinquecento euro. Non ancora scelte le aree adibite all’esperimento, probabilmente alcune vie lontane da abitazioni e dal centro del quartiere, tutto da decidere in accordo con la Prefettura.
Un’idea lodevole, appoggiata anche da altri Municipi romani, come il III, zona Salaria, che non nasconde di voler valutare come andrà la prova del IX per poi seguirne l’esempio. D’accordo anche il sindaco Marino, favorevole all ’iniziativa ma preoccupato dalla ricerca di una zona della capitale destinata a un progetto ambizioso ma che crea, ha creato e creerà sempre discussioni animate tra chi la reputa una scelta di civiltà e di tutela delle donne che praticano la prostituzione e chi la vede come una decisione sconvolgente lontana dai sani valori morali.