Roma: decapita una donna e si scaglia con una mannaia sugli agenti di polizia

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Eur, uno dei quartieri della Roma bene. Qui un uomo decapita una donna e viene fermato solo dai colpi di pistola degli agenti di polizia intervenuti sul posto, sui quali si era scagliato con la stessa mannaia con cui poco prima aveva compiuto il gesto folle nei confronti della propria vittima.

Sono circa le 11:00 di una domenica mattina di fine agosto, quando in una città deserta, come appare Roma oggi, in questa conclusione d’estate, il telefono della centrale operativa del 113 suona. A telefonare sono alcuni residenti di Via Birmania, allarmati dalle grida che sentono provenire da un’abitazione vicina.

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Le volanti accorrono sul posto e gli agenti sono costretti a farsi aiutare dai Vigili del fuoco per sfondare la porta dell’abitazione. Una volta entrati in casa, questi si trovano di fronte a una scena agghiacciante: sul pavimento c’è il corpo di una donna decapitata e di fronte a loro un uomo di 35 anni, che brandisce una mannaia, ancora sporca con il sangue della malcapitata, e indossa una tuta paramilitare. Ha il volto coperto da una maschera e porta occhiali da sole scuri.

La vittima è probabilmente una brasiliana di 42 anni, che lavorava qui come domestica, ma al momento non si sa quali siano i suoi rapporti con il proprio assassino.

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Alla vista delle forze dell’ordine, il malvivente non si spaventa, né si arrende, ma anzi, sempre armato di mannaia, si scaglia sui due agenti, che per fermarlo sono costretti a sparare, come raccontano nelle loro deposizioni i testimoni presenti sul posto. Un colpo raggiunge, allora, direttamente il cuore e così, malgrado la corsa al vicino ospedale S. Eugenio, per lui non c’è nulla da fare

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Al momento il caso è affidato agli uomini della Mobile, guidati dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani. Il nome dell’assassino non è ancora noto, perché, al momento, non è stato identificato; si sa solo che l’uomo ha raggiunto la villetta dell’Eur con una macchina, che ha posteggiato di fronte all’ingresso della stessa.

La ricostruzione dei fatti, perciò, è in fieri e si attende, ora, l’evoluzione delle indagini. Chi è il proprietario di quella villa all’Eur e perché è stato commesso un gesto tanto folle, soprattutto con un’arma assolutamente inusuale, quale una mannaia, sono i due interrogativi ai quali dover trovare una risposta urgentemente.

Roma, in quest’estate 2014, continua a mostrare un lato di sé violento, come da anni sembrava non dover più apparire. La sicurezza della popolazione, puntuale cavallo di battaglia riproposto quale punto di forza in ogni campagna elettorale cittadina, sembra, oggi, in forte crisi.

Aumentano gli scippi, le rapine, le aggressioni e gli omicidi e i cittadini sono le vittime innocenti di questa barbarie, che rende davvero difficile sopravvivere in un contesto urbano di per sé già notevolmente complesso.

Non si può dare sempre al caldo la responsabilità della follia umana, soprattutto in quest’agosto 2014, in cui il caldo è davvero poco presente, quindi le risposte sono da cercare altrove…speriamo solo che qualcuno sappia poi trovarle.