Sanità, lista d’attesa lunghissima ma a pagamento anche domani

La sanità pubblica è malata e questo lo sappiamo tutti, ma ci sono alcune osservazioni da fare, per capire come funziona il sistema sanitario nazionale. Uno dei problemi maggiori che i cittadini riscontrano quotidianamente, sono le prenotazioni sugli esami clinici, a volte arrivano anche liste d’attesa della durata di un anno. Ma esiste un sistema per accorciare i tempi e ottenere gli esami richiesti in un periodo temporale ragionevole, che possa permettere al paziente di potersi curare?

Sanità, a pagamento esami anche domani

Nella maggior parte dei casi nella sanità italiana, in paziente che ha bisogno di un esame, si trova a dover registrare prenotazioni in liste d’attesa che variano dai cinque mesi ai tredici mesi, sia che si tratti di esami diagnostici, che di visite specialistiche. Ovviamente in alcuni casi (forse molti), il paziente non può aspettare troppo tempo a causa dell’urgenza dovuta alla sua patologia e quindi è costretto (se è nelle sue possibilità) a prenotare lo stesso esame a pagamento. A questo punto il sistema della sanità italiana, azzera completamente la lista d’attesa e inserisce il paziente, fissando un appuntamento per il giorno dopo. Allora la domanda sorge spontanea:”Ma come mai con la trafila normale, bisogna attendere mesi e mesi ed invece a pagamento si risolve tutto in un solo giorno?“.

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Sanità, chi ha più soldi si cura prima e meglio

Oggi purtroppo è un dato di fatto, nella sanità pubblica, chi ha più soldi si cura prima e meglio, chi invece non può permetterselo, è costretto ad attendere i tempi imposti dalle liste d’attesa e rischiare di non riuscire a curarsi in tempo. Questa è la situazione attuale in Italia, per quanto riguarda i servizi sulla salute dei cittadini. E tutto questo può portare inevitabilmente purtroppo anche alla corruzione, perché si rischia di entrare in un sistema di favoritismi che permette di saltare posizioni nelle liste. In poche parole la sanità pubblica è praticamente al collasso a discapito dei cittadini italiani, che pagano regolarmente le tasse. L’ultimo report Trasparency International riporta un fenomeno di corruzione nelle strutture sanitarie pari al 90%, praticamente un’azienda su tre.

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