Taglio costo del denaro da parte della BCE: effetti sui mutui e consigli

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Dopo l’ennesimo taglio costo del denaro effettuato dalla BCE i cui dettagli sono QUI, proviamo a delineare gli effetti sui mutui.

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Mutuo a tasso variabile dopo il taglio costo del denaro

Per chi ha un mutuo a tasso variabile vi è un adeguamento automatico della rata del mutuo al nuovo tasso di interesse. In questo caso i vantaggi sono maggiori. Chi contrae un mutuo ora a tasso variabile lo avrà direttamente con questo nuovo tasso che beneficia del taglio  costo denaro, gli effetti veri si potranno avere soltanto se le banche non decideranno di aumentare lo spread. Lo spread è, nel caso di mutuo, il margine di guadagno delle banche ovvero una percentuale fissa decisa dalla singola banca. Anche se vi sono delle oscillazioni tra i vari istituti attualmente per tutte è di poco superiore al 2%. Gli effetti della riduzione del costo del denaro saranno automatici ma nulla di strabiliante.

Mutuo a tasso fisso

Chi contrae oggi un mutuo a tasso fisso, lo fa beneficiando del taglio  costo del denaro e quindi approfittando di un tasso mai così basso, se uniamo questa caratteristica al fatto che il prezzo degli immobili è molto sceso negli ultimi tempi, potrebbe essere davvero un momento propizio per acquistare casa e beneficiare anche dei vantaggi fiscali, se trattasi di prima casa. Per chi invece ha contratto il mutuo a tasso fisso negli anni passati, gli effetti del taglio costo del denaro non si vedono in automatico perché il tasso fisso ha proprio tale caratteristica, ovvero non subisce le fluttuazioni in rialzo o in ribasso del tasso di interesse, ma non tutto è perduto perché si può provare a chiedere alla propria banca la rinegoziazione del mutuo, in cosa consiste? Basta recarsi alla propria banca e chiedere che siano riviste le condizioni del prestito, meglio farlo portando anche un preventivo fatto da un’altra banca e relativo alla portabilità o meglio surroga del mutuo prevista dalla legge Bersani (40 del 2007). La legge prevede che sia le rinegoziazione del mutuo sia la surroga debbano avvenire senza aggravio di spese per il contraente.

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Meglio il mutuo a tasso variabile o fisso?

Questa è una domanda davvero difficile, con tassi così bassi, si prevede che nei prossimi mesi anche lo spread dovrebbe avere un calo che porti ad andare sotto il 2%, il tasso fisso può essere davvero una tentazione, soprattutto se il mutuo impegna per molti anni come succede per l’acquisto della casa, ma è pur vero che quando Mario Draghi un anno fa tagliò il costo denaro portandolo a 0,25%, disse che ci sarebbero stati ulteriori ribassi, nessuno ci aveva davvero creduto e anche stavolta ha lasciato intendere che potrebbero esserci novità ulteriori… in caso resterebbe ancora la possibilità di sostituzione… e se proprio non vi sono le condizioni per ottenere un mutuo, ma vi fosse necessità di liquidi resta il prestito cambializzato .