Tasso di divorzio in calo: siamo arrivati all’equilibrio nella famiglia moderna?

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Il mondo si sta evolvendo e in questo continuo cambiamento ognuno di noi cerca ancora di trovare un equilibrio famigliare e affettivo duraturo. Nell’ultimo decennio è un dato reale che moltissimi matrimoni finiscano, a volte, anche con tempi decisamente brevi. Per questo ci sono moltissimi corsi o anche delle sedute psicologiche con professionisti del settore per aiutare le neo coppie e non ad andare avanti e saper affrontare le difficoltà che la vita gli mette di fronte senza scappare.

Quali sono stati gli eventi focali storici che hanno portato a questo cambiamento radicale nella visione comune della famiglia? L’introduzione della legge sul divorzio in Italia nel 1970 non ha dato immediatamente il via alle “separazioni di massa”, che invece siamo abituati a vedere negli ultimi anni. Il declino più totale c’è stato quando i ruoli all’interno della famiglia sono cambiati così radicalmente, fino al punto di aumentare ulteriormente le problematiche nei nuclei famigliari.
Sono proprio i dati statistici dell’Istat a darci questo profilo poco romantico del nostro Paese. Infatti dal 1995 ad oggi i matrimoni sono in diminuzione vertiginosa; contrariamente il numero dei divorzi e delle separazioni è in continua crescita anche se negli ultimi anni sembra che i dati siano più incoraggianti: rispetto al 2013 l’anno precedente il tasso di divorzio è diminuito del 4,6%; invece quello delle separazioni segna un -0,6 %.
Dati alla mano sembra che la situazione stia cambiando, forse ciò è dovuto al fatto che c’era bisogno semplicemente di trovare una stabilità, visti i grandi mutamenti sociologici avvenuti a partire dalle rivoluzioni del ’68 fino ad arrivare ai nuovi diritti, specialmente per il genere femminile, che hanno portato a sconvolgere radicalmente l’ideale di famiglia nel quale si era abituati a vivere. L’idea della madre che si occupa del nido famigliare quotidianamente e a tempo pieno è stato stravolto dalla figura di donna che è sia madre sia lavoratrice, ciò ha comportato delle diverse modalità di gestione della crescita dei figli e del mantenimento della casa, portando a delle crisi d’identità per quanto riguarda i ruoli e a delle difficoltà difficili da affrontare, perché troppo nuove.
Se il trand sta mutando negli ultimi anni le motivazioni potrebbero essere svariate. Innanzitutto, le nuove generazioni sono abituate a crescere in famiglie moderne dove le problematiche sono ben diverse rispetto a quelle vissute durante la guerra e anche prima. inoltre, molte coppie che decidono di fare questo passo hanno capito quanto dolore porti una separazione, specie nei figli. Per questo motivo si cerca di superare con maggiore impegno i momenti difficili, evitando di arrivare alla rottura definitiva, che spesso e volentieri è molto dolorosa per tutti.
Forse siamo arrivati ad un punto di svolta, in cui si sono iniziati a capire i meccanismi delle famiglie moderne, delle relazioni del nuovo secolo e questo è importantissimo, perché non c’è diritto o emancipazione che tenga se non lo si sfrutta in modo adeguato e cosciente e quindi senza abusarne.