Università, al via i test delle facoltà a numero chiuso. Oggi Medicina

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E’ ormai trascorsa la nottata prima del temibile test di medicina, molti avranno già riconsegnato le buste con il quiz. C’è chi ha rinunciato a dormire per ripassare gli ultimi argomenti e chi è arrivato ben riposato in aula. I 64.187 iscritti si sono presentati tra le 8:00 e le 9:30 di oggi, 8 aprile 2014; ci sono leggere variazioni nell’ orario a seconda dell’ateneo scelto. In 100 minuti dovranno compilare un questionario di 60 domande a risposta multipla. Gli argomenti sono vasti, tanto che la preparazione della scuola secondaria in molti casi non basta. Molti ragazzi hanno studiato per conto proprio, alcuni hanno frequentato corsi pomeridiani organizzati dalla loro scuola.

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Il test consiste in:

– 4 domande di cultura generale;

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– 8 domande di matematica;

– 10 domande di chimica;

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– 15 domande di biologia;

– 23 domande di ragionamento logico;

Una risposta corretta vale 1,5 punti, sbagliata -0,4, non data 0.

Il ministero della cultura, con Stefania Giannini attualmente al suo vertice, ha deciso quest’anno di ripartire meglio il quiz, favorendo le materie disciplinari. Non ci sono stati provvedimenti né revoche in merito a quanto deciso l’anno scorso dal ministro Carrozza: il bonus maturità è annullato e il test non è stato posticipato. Le prove da sostenere in aprile – medicina, veterinaria, architettura e medicina in lingua – hanno messo in crisi la maggior parte di maturandi. I professori e le associazioni degli studenti lamentano questa scomoda scelta. In questa maniera gli studenti sono costretti a trascurare gran parte dei programmi scolastici per prepararsi. Il rendimento ne risente, così come rischia di deludere le aspettative il voto della maturità.

Probabilmente è questo il motivo per cui le iscrizioni sono calate di circa 10.000 studenti rispetto al 2013. C’è anche da tenere in considerazione il numero di quelli che non si sono presentati.

Così le possibilità di entrare a medicina aumentano: circa 1 studente su 6 ce la fa. Più accessibile la facoltà di architettura dove per 11.000 iscritti i posti sono garantiti per più della metà.Veterinaria da poche speranze con quel rapporto di 1 iscritto su 9.

Ma alcuni tra i respinti hanno a disposizione una seconda via: gli altri paesi UE. Francia e Germani non prevedono il test d’ingresso, le vere selezioni avvengono durante il percorso di studi. Se si cerca qualcosa di più economico, allora si può guardare ai paesi dell’est. In Romania gli studenti italiani iscritti alla scuola privata Vasile Goldis di Arad sono circa 600. Hanno la garanzia di uscire con una laurea riconosciuta in Europa. E volendo posso anche tentare di rientrare, dal secondo anno, in patria, attraverso un ricorso al Tar; le probabilità di riuscita sono molto alte.Oppure c’è la Kristal a Tirana, in Albania, gemellata con l’università di Tor Vergata di Roma, che rilascia una laurea firmata da entrambe. E magari il laureato era stato rifiutato proprio dalla seconda.