Whitney Houston, la figlia Bobbi Kristina Brown è in coma

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E’ in coma farmacologico in un ospedale di Atlanta Bobbi Kristina Brown, 21 anni, la figlia di Whitney Houston, scomparsa l’11 febbraio 2012 a soli 48 anni. Due giorni fa la ragazza è stata trovata priva di conoscenza nella vasca da bagno dal marito, Nick Gordon, sposato l’anno scorso. Il giovane, in attesa dell’ambulanza, ha praticato alla moglie il massaggio cardiaco, ma senza risultato.

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Bobbi sarebbe andata in insufficienza respiratoria per annegamento e le sue funzioni cerebrali sono sensibilmente diminuite. La famiglia può sperare, hanno detto i medici, tuttavia deve anche essere preparata al peggio.

E’ la terza volta dalla morte della celebre madre, che la ragazza finisce in ospedale, le precedenti a causa di stati d’ansia. Già allora, però, si era detto che Bobbi faceva uso di droga e alcune sostanze stupefacenti sarebbero state trovate anche questa volta in casa sua, ma la polizia non ha confermato.

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Al suo capezzale c’è il padre, il cantante Bobby Brown, che alcune fonti hanno definito “inconsolabile” per quanto è accaduto alla figlia. La giovane rischia di morire con la stessa modalità in cui è mancata Whitney (che aveva anche un problema cardiaco), a partire dall’uso di droghe e dal suo ritrovamento priva di coscienza in una vasca da bagno (in quel caso in una stanza dell’hotel Beverly Hilton di Beverly Hills, a Los Angeles, prima che la cantante di tanti successi potesse partecipare ad una sera organizzata a margine dei Grammy Awards). Per Brown, dicono ancora le stesse fonti, “sarebbe devastante” se Bobbi dovesse morire a sua volta così.

“Vi chiediamo di onorare la nostra richiesta di rispetto della privacy durante questo momento difficile” – si legge in un comunicato diffuso da un portavoce a nome della famiglia, che ha chiesto appunto riservatezza – Grazie per le vostre preghiere, apprezziamo molto il vostro continuo sostegno”.

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