Yara Gambirasio: individuato l’assassino, è Massimo Bosetti

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Dopo quasi 4 anni dalla morte di Yara Gambirasio, arriva la notizia direttamente dal Ministero dell’Interno, dell’individuazione dell’assassino della giovane ragazza.

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Angelino Alfano, ha comunicato a Roma che l’assassino della 13 enne uccisa il 26 novembre 2010 è stato individuato ed è in corso l’operazione di arresto, che dovrà essere convalidata dal Gip: “Le forze dell’ordine, insieme alla magistratura, hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. E’ una persona dello stesso paese dove viveva la vittima”. 

Grazie al Dna che è risultato corrispondente a quello pervenuto sul corpo di Yara, l’uomo individuato come responsabile dell’omicidio sarebbe un muratore sposato, 44 anni con tre figli, ed una sorella gemella, residente a Mapello (Bergamo) in provincia di Bergamo; e figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni. ( morto a 61 anni nel 1999 e padre biologico dell’assassino di Yara).La compatibilità del Dna è di 99,99999987%

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L’uomo incriminato è Massimo Giuseppe Bosetti  fermato dai carabinieri del Ros nella sua abitazione. Attualmente si trova in caserma sotto interrogatorio.  

Il premier Matteo Renzi si è congratulato con il capo della Polizia, Alessandro Pansa, e con il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli.

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Il sindaco di Brembate ha detto

 «Se è vero siamo felici, era un atto dovuto alla famiglia e a tutta la comunità»

Ricordiamo la storia dell’assassino della 13 di Brembate:

La 13enne Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre del 2010 da Brembate, dopo essere uscita dalla palestra. Il suo cadavere fu ritrovato dopo tre mesi in un campo a Chignolo d’Isola. Per le cattive condizioni in cui il corpo veniva ritrovato, fu identificato grazie agli indumenti indossati e ai rilievi antropometrici tra cui l’apparecchio che portava sulle arcate dentarie. Scoperto da un’appassionato di aeromodellismo che era nei paraggi del campo. Sugli indumenti rinvenuto il Dna del presunto assassino. Contando sui mille rilievi genetici fatti nella zona della provincia di Bergamo fu individuato un profilo compatibile, ma non coincidente, esattamente dell’autista di Gorno. Dopo indagini si arrivò alla conclusione che il vero assassino era un parente stretto di Gorno, esattamente un figlio illegittimo.

Massimo Giuseppe Bosetti è stato interrogato nella caserma dei carabinieri di Bergamo, dal pm Letizia Ruggeri, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha solo dichiarato di ”essere sereno e di non aver commesso il fatto”.

All’uscita dalla caserma, ci sono state decine di persone che applaudivano le forze dell’ordine per la qualità dell’impegno mostrato nel risolvere il giallo, e tantissimi urli contro l’assassino ” devi morire”.

L’uomo è stato incriminato grazie ad un test con etilometro, effettuato ad un posto di blocco, organizzato appositamente per prelevarne il Dna, risultato compatibile in modo inconfutabile con quello ritrovato sugli slip di Yara.

Attualmente Silvia Gazzetti, avvocato nominato d’ufficio, ha solo messo in chiaro che “l’accusa è in relazione all’omicidio di Yara Gambirasio”

Lorita Russo
Lorita Russo
Social media specialist, Seo Specialist, specializzata in tecnologia, scienza e cucina. Sono un influencer e reviewer, amante della lettura umanistica e dei problemi sociali. Ho un sito di cucina Facili idee e il gruppo Facebook che conta ben 150 mila follower