Adobe sotto attacco dagli hacker: bottino 2,9 milioni di carte di credito

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Adobe, la grande multinazionale del software che tutti conosciamo, ha subito uno degli attacchi più pesanti della storia informatica per la proporzione, e il valore dei codici rubati. I dati personali di 2,9 milioni di clienti, che hanno fatto acquisti presso l’azienda lasciando i relativi numeri di carta di credito, con cui hanno effettuato i pagamenti, adesso potrebbero divenire a rischio truffa. Questo è quanto spiegato l’azienda stessa, specificando che i clienti saranno in qualche modo avvisati, tramite e-mail.

Oltre al ripristino della password per gli account colpiti, in ogni caso, Adobe sta pensando di offrire un servizio di protezione aggiuntiva sugli addebiti non dovuti per l’utilizzo fraudolento delle carte di credito, in quei paesi dove tale servizio sia possibile.

Presa di mira, oltre ai clienti l’azienda stessa: l’intrusione degli hackers ha portato alla sottrazione del codice sorgente di alcuni prodotti: Adobe Acrobat, ColdFusion e ColdFusion Builder da cui è possibile adesso sviluppare versioni illegali ma identiche del software, sottrarre e commerciare segreti industriali.

Il furto di identità informatiche è quanto di più pericoloso nell’era digitale, ignari clienti potrebbero vedersi accollati acquisti per somme consistenti senza saperne nulla o senza nemmeno accorgersene. È quindi legittimo aspettarsi un uso fraudolento dei codici con cui i malviventi, operando da paesi in cui il reato non esiste o che offrono scarsa collaborazione si faranno vivi.

“L’azienda, come sempre, raccomanda ai clienti di usare solo versioni supportate del software e applicare tutti gli aggiornamenti di sicurezza”

Nonostante l’intrusione risalga a metà agosto, solo da qualche giorno, l’esperto alla sicurezza ha ricevuto conferma ufficiale da Adobe, insieme a un dettaglio: l’azienda sta investigando almeno dal 17 settembre scorso.

Le sorprese degli ignari clienti al momento di vedersi affibbiati operazioni o transazioni mai fatte, forse nei prossimi mesi non mancheranno.