Arraial d’Ajuda…Fra sogno e realtà

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Da ragazza non amavo molto viaggiare poi, complice probabilmente la buona compagnia, ho iniziato a conoscere ed esplorare posti lontani e meravigliosi.

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Inizialmente mi piaceva spostarmi “on the road”, all’avventura, solo con il biglietto aereo in mano poi, con il passare degli anni, lentamente, ho lasciato spazio ad organizzazione ed agio.

Uno dei primi paesi che ho visitato, circa diciassette anni fa, è Arraial d’ Ajuda.

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E’ situato nell’estremo sud dello stato di Bahia, nel nord-est del Brasile.

L’ho visto crescere e cambiare.

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Era un semplice paesino di poche decine di pescatori poi, verso la fino degli anni ’70, è divenuto meta di hippie, specie europei, che si sono insediati, hanno iniziato a costruire e ad appropriarsi di questo splendido posto.

I nativi si sono spostati in gruppo alla periferia povera del paese, le macchine hanno rubato la scena ad asini e cavalli, la strada sterrata è diventata prima di ciottoli e poi asfaltata e negozi, bar e ristoranti hanno preso posto nelle vie principali, il tutto sempre nel rispetto della natura e dell’ambiente.

Il turismo è variegato ma prevalgono sicuramente argentini e ceto medio-alto brasiliano.

Immagine 32Il paese ha due vie principali, le case, circondate dal verde e dai profumi della natura, sono affiancate da posade (sono piccoli alberghi), negozi di abbigliamento e costumi da bagno, ristoranti italiani, argentini, brasiliani e giapponesi e pizzerie.

La caratteristica chiesa di Nossa Senhora d’  Ajuda, da cui deriva il nome del paese, è meta di turismo religioso da ogni parte del Brasile.

Situata su un piccolo promontorio, è stata costruita dai Gesuiti verso la metà del 1500.

Accanto alla chiesa, sempre gremita, decine di “logge”, così vengono chiamati i minuscoli e caratteristici negozi, che vendono immagini sacre, rosari ed oggetti di artigianato.

Il paese si espande fino alla spiaggia bagnata dall’oceano Atlantico.

Distese di sabbia chiara si tuffano nell’acqua calma, trasparente e calda.

Degna di nota la spiaggia di Mucugè, forse anche troppo caotica ed europea nei mesi di festa, o le più tranquille playa di Aracaipe e Apaga Foco.

Per chi ha voglia di camminare, in circa 1 ora, è  possibile raggiungere via spiaggia il caratterisctico paese di Trancoso.

Ogni spiaggia ha la sua “baracca” dove è  possibile mangiare pesce fresco, pollo, patatine fritte con accompagnamento di farofa, riso e fagioli oppure macedonie e frullati di frutta come mango, papaia, acai ed avocado, comodamente sdraiati su comode amache o lettini al riparo dal sole da ombrelloni fatti di legno e paglia intrecciati.

Altra nota caratteristica è la “balsa”, un barcone molto rudimentale che trasporta sia persone che veicoli, e che serve per attraversare il fiume Buranhème e raggiungere l’altrettanto famosa Porto Seguro e tutta la costa dove è stato scoperto il Brasile.

In questa ridente cittadina non poteva mancare, specie nei mesi festivi, il divertimento notturno.

Ad ogni angolo gruppi che suonano e cantano dal vivo e persone che ballano con il ritmo, l’allegria e la vitalità  tipica di questo popolo fino alle prime luci dell’alba.

Immagine 36Due volte alla settimana il parco acquatico “Eco parque” apre le porte e viene preso d’assalto da centinaia di persone, specie gite organizzate con pulman.

E’ il più grande parco dei divertimenti del Brasile con piscine di diversa grandezza e profondità, con o senza onde artificiali, scivoli, gommoni, percorsi acquatici immerso nel verde della natura e con accesso diretto alla spiaggia.

Un vero divertimento per piccini e grandi di ogni età.

 

Arrivare ad Arraial d’ Ajuda è molto semplice, anche se per noi europei in alcuni periodi dell’anno è  abbastanza caro.

I voli partono giornalmente dai principali aeroporti italiani e, dopo avere fatto almeno uno scalo all’interno del Brasile, si arriva all’ aeroporto nazionale di Porto Seguro, distante solo pochi minuti da Arraial d’ Ajuda.

Oggi questo paese è fra le più rinomate e ricercate località turistiche ed ha quindi perso un po’  il suo lato selvaggio ma rimane sempre un’incantevole perla dell’oceano Atlantico popolato da persone allegre nonostante le  difficoltà, felici e sempre pronte ad accogliere il turista con il sorriso.