Arriva la nuova tecnologia 5G

Il mondo sta per cambiare con la nuova tecnologia

Sta arrivando la nuova tecnologia 5G ma sappiamo davvero come funziona? Siamo pronti ad usarla bene e a fronteggiare tutti i possibili rischi? E come facciamo con la nostra privacy a cui tanto teniamo?

Questi sono alcuni dei dubbi che la nuova tecnologia porta con sé. Si è visto in un sondaggio che solo pochi addetti ai lavori sanno veramente che cos’è la tecnologia 5G e come funziona, per molti invece la nuova tecnologia rimane un mistero.

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Di certo con la nuova tecnologia 5G saremo veramente sempre connessi e potremo interagire con il telefono, gli elettrodomestici, gli impianti di condizionamento e riscaldamento e molto altro. Potremo comandare tutto con un semplice click e avere sempre tutto sott’occhio.

5G e Blockchain

La 5G, che poggia sulla fibra ottica, raggiungerà una velocità oltre dieci volte quella della 4G, avrà una latenza inferiore e una maggiore capacità. Per gestire un “ecosistema” così complesso saranno però necessarie una potenza di calcolo superiore e un’ampia capacità di stoccaggio.

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Quindi viene il problema di come gestire tutti i dati sensibili che passano per la rete 5G  senza che siano hackerati o presi da malintenzionati, qui viene in soccorso la tecnologia Blockchain che è considerata praticamente inviolabile e fini ad oggi era usata per garantire le transazioni con le nuove valute digitali. Unire queste due tecnologie garantisce la sicurezza e la riservatezza di cui abbiamo bisogno.

5G e privacy

Dall’entrata in vigore del Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea, è anche cresciuto il bisogno di garantire la privacy degli utenti, così come la necessità di combattere le frodi. Perché, dice l’esperta di nuove tecnologie Vanessa Barbé, “La protezione dei dati è la grande tendenza del momento. Con l’entrata in vigore del Gdpr nell’Unione europea e in Europa, ne stanno parlando tutti e in fin dei conti i nostri clienti vogliono qualcosa che protegga i loro utenti finali”.

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“Le frodi nel traffico internazionale sono all’origine di più del 50 per cento delle perdite totali dovute alle frodi nelle telecomunicazioni. C’è una certa logica in questo, perché il traffico internazionale in genere è molto più caro del traffico nazionale”, dicono gli esperti di telecomunicazione. Quindi il nuovo mantra è privacy ma allo stesso tempo reti usufruibili da tutti, ma sarà davvero così? Si spera di si.