Un crac da 4 miliardi di euro è quello accaduto oggi al gruppo Marenco dopo lo storico crac della Parmalat. Denunciate 51 persone per il fallimento del gruppo con a capo Marco Marenco ex patron del gas e dello storico marchio di cappelli Borsalino.
Crac da 4 miliardi di euro
E’ stato accertato dalla guardia di Finanza di Torino un crac da 4 miliardi di euro e condotte distrattive per 1 miliardo e 130 milioni. Gli indagati sono accusati di bancarotta fraudolenta nei confronti di 12 società di import-export di gas naturale e produzione di energia elettrica.
Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati beni per valore totale di 107 milioni di euro. Tra gli indagati ci sono anche pubblici ufficiali che garantivano a Marco Marenco, e ai suoi familiari, servizi di sicurezza e notizie sull’andamento delle indagini.
Numerose le società coinvolte almeno 109
L’attività investigativa ha evidenziato reati tributari, come la dichiarazione fiscale infedele, l’omesso versamento delle imposte, la sottrazione al pagamento delle accise, truffa aggravata, appropriazione indebita, false comunicazioni sociali, ma soprattutto la bancarotta fraudolenta aggravata. L’ex patron Marenco per riuscire nell’occultamento del denaro, avrebbe utilizzato società come “schermo”.
Le società coinvolte negli affari illeciti erano almeno 109 italiane ed estere collegate fra loro mediante compravendite fittizie, appositamente costituite e intestate ad amministratori e manager vicini all’imprenditore astigiano. La cooperazione internazionale con numerosi Paesi, comprese le Isole Vergini Britanniche, l’Isola di Man, Panama, Malta, Cipro, Liechtenstein e Lussemburgo, ha permesso agli inquirenti di ricostruire le condotte distrattive e individuare cosi le numerose società estere coinvolte.