Coronavirus, il nome non spaventa, si pranza “gomito a gomito”

Il "virus del secolo" non ferma un gruppo di liceali

Coronavirus, tante pressioni, i media ci tartassano di informazioni. A volte giustamente, altre no. Ormai non si fa che parlare d’altro:nuovi contagiati, chi è guarito, chi non ce l’ha fatta, chi è in pericolo di vita, quali sono i sintomi e come si può far per prevenire il contagio.

A causa del coronavirus, molte città hanno blindato i centri di aggregazione. Cinema, ristoranti, locali, soprattutto nelle città più a rischio, sono oggi i luoghi da evitare.

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Non tutti però hanno paura. A Bologna, nonostante le restrizioni, un gruppo di studenti ha deciso di “occupare” una trattoria del centro storico nei pressi di Pizza Maggiore e di consumare un pasto stando vicini come sempre. Non a un metro di distanza, bensì “gomito a gomito” come si faceva un tempo. Separati, all’occorrenza, solo dalla carica di disinfettante.

Da aggiungere che comunque il numero di turisti è drasticamente calato, circa il 70% in meno e molti autobus adibiti al giro per la città sono praticamente vuoti.

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Coronavirus: al via la sanificazione dei luoghi pubblici

Le autorità locali fanno sapere che, a causa del diffondersi della paura “coronavirus”, vengono sanificati i mezzi di trasporto, soprattutto quelli più frequentati ogni giorno, ma questo potrebbe non bastare.

Intanto, i soliti coraggiosi non si danno per vinti. In barba al “coprifuoco” moltissimi pendolari stanno emigrando verso le città del nord, come Bolzano, per visitare i luoghi storici della giovinezza.

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Alcuni ristoranti e bar hanno aperto. Certi sono semi vuoti e la gente rinuncia al solito caffè in compagnia, altri no.