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Covid: decresce il trend, forte l’attenzione sulle categorie fragili e anche sul cambiamento sociale nei confronti del virus

L’Italia sta assistendo a un incoraggiante calo dei casi di Covid-19, come confermato nel bollettino del Ministero della Salute per la settimana dal 5 all’11 ottobre. Questa tendenza positiva è stata annunciata dal direttore Generale della Prevenzione Sanitaria, Francesco Vaia, nonostante le preoccupazioni legate alla riapertura delle scuole e alla mobilità. Vaia sottolinea che è fondamentale non abbassare la guardia e continuare a lavorare con determinazione per monitorare la situazione e proteggere i più vulnerabili, in particolare gli anziani.

I numeri

Durante questa settimana, sono stati registrati 41.626 nuovi casi positivi, con una diminuzione del 5,7% rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, è emerso un aumento del 17,5% nelle vittime, con 161 decessi, rispetto alla settimana precedente.

Il numero di tamponi rimane pressoché stabile, mentre il tasso di positività è sceso leggermente dal 16,3% al 15,4%. L’occupazione nelle strutture mediche è aumentata leggermente, raggiungendo il 5,8%, con 3.589 ricoverati, rispetto al 5,0% del 4 ottobre. La terapia intensiva mostra una percentuale dell’1,3%, con 118 pazienti, rispetto all’1,1% della settimana precedente.

Situazione vaccini

Sebbene la nuova campagna vaccinale contro il Covid sia iniziata da qualche giorno, le somministrazioni procedono con lentezza, con meno di 6.000 vaccinazioni in tutto il paese. Si prevede che le dosi saranno ampiamente disponibili solo nei prossimi giorni. L’effetto collaterale indesiderato è una possibile fuga dalle vaccinazioni, che è legata in parte all’andamento positivo della situazione ospedaliera, con meno ricoveri dovuti a casi gravi.

Il primo milione di dosi del nuovo vaccino adattato contro le varianti più recenti del Covid è arrivato a fine settembre e le prime somministrazioni alle Regioni sono già state effettuate.

Prospettive fino a novembre

Tuttavia, secondo il report del Governo aggiornato al 13 ottobre, il totale delle vaccinazioni in Italia è stato di soli 5.667. Questo numero è molto al di sotto delle aspettative, considerando che il target di vaccinazione copre quasi 20 milioni di italiani, tra cui gli anziani e i fragili.

Fino a novembre, sono previste 9,172 milioni di dosi, che sarebbero sufficienti a coprire circa la metà della popolazione a rischio. Tuttavia, esiste una crescente “esitazione vaccinale” dovuta alla pandemia che dura da tre anni e agli obblighi vaccinali del passato. Questa esitazione potrebbe diventare un reale ostacolo alla campagna, proprio quando dovrebbe intensificarsi per proteggere i settori più vulnerabili della popolazione.

Monitoraggio sui anziani e fragili

Il trend in decrescita è un segnale positivo, ma il monitoraggio costante e la consapevolezza del Covid rimangono cruciali. Gli esperti si dividono sull’interpretazione dei dati del bollettino, con alcuni che enfatizzano l’importanza della sorveglianza epidemiologica, mentre altri sottolineano che i numeri ridotti potrebbero nascondere variazioni statistiche irrilevanti. In ogni caso, è fondamentale rimanere vigili e attenti mentre l’Italia affronta le sfide legate al Covid-19.

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