EllaOne: la pillola dei 5 giorni dopo anche in Italia senza ricetta

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Anche in Italia la pillola anticoncezionale dei 5 giorni dopo verrà venduta senza l’obbligo di presentare ricetta (escluso nel caso di minorenni) e senza aver fatto prima il test di gravidanza.

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Così il nostro Paese si affianca agli standard europei che promuovono maggiore libertà nell’acquisto della pillola. La CHMP (Committee for Medicinal Products for Human Use) e l’EMA l’Agenzia del Farmaco UE (European Medicines Agency) si era già espressa negli anni scorsi esprimendo la volontà di non porre paletti alla commercializzazione del contraccettivo anche perché questi avrebbero potuto provocato ritardi nell’assunzione della pillola. Il principio attivo Ulipistral acetato infatti ha maggiore efficacia se preso entro le 24 ore dal rapporto. La commercializzazione libera dell’anticoncezionale in molti Stati membri Ue, esclusi appunto Italia, Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Polonia e Liechtenstein, era già in vigore dal 2009. In questi anni è stato dimostrato come il principio attivo contenuto nell’EllaOne sia paragonabile a quello della pillola del giorno dopo per la percentuale dei casi di successo che ha ottenuto.

Nel nostro Paese, la decisione della Commissione Tecnica Scientifica dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha ribaltato il parere del Consiglio Superiore della Sanità che aveva disposto l’obbligo di ricetta per tutte le donne di ogni fascia d’età. Le obiezioni a riguardo provenivano dalla fascia cattolica di medici e dagli obiettori che consideravano la procedura come “un aborto mascherato”. Filippo Boscia, ginecologo e Presidente dell’Associazione Medici Cattolici affermava:

“Non vogliamo che sia sancito il divieto di usare la pillola ma definirla un contraccettivo è una bugia. Usarla vuol dire abortire, ma non è questo che mi preoccupa, quanto il fatto che ormai le giovani abbiano rapporti a 13 e 14 anni. Se iniziano così presto a usare farmaci di questo tipo danneggiano il loro sviluppo produttivo.”

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Un’altra obiezione arriva dal ginecologo e bioeticista Angelo Francesco Filardo che in un’intervista a Tempi afferma:

“ è una presa in giro e lo sa chi è del mestiere. A cosa servirebbe frenare l’ovulazione dopo che il rapporto è già avvenuto e ovuli e spermatozoi si sono già incontrati?”

E alla domanda su come funzionerebbe la pillola Filardo risponde:

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“La pillola dei 5 giorni dopo è della famiglia della Ru486. Entrambe modulano il recettore del progesterone, l’ormone che serve all’embrione per annidarsi nell’utero. La EllaOne è quindi abortiva perché impedisce all’embrione di vivere. Purtroppo c’è una disinformazione favorita anche dalle società italiane di ginecologia, dai medici e dagli scienziati che tacciono davanti alle menzogne antiscientifiche elargite dai media con articoli piene di menzogne scritti pure da studiosi e medici.”

Insomma, nonostante la liberazione del farmaco anche in Italia, la nuova pillola anticoncezionale sembra destare ancora molti dubbi e interrogativi.