Genesi di Sebastiao Salgado

E’ “un canto d’amore per la terra e un monito per gli uomini”:Questo ha voluto realizzare Sebastiao Salgado con la mostra “Genesi”. Aperta fino al 2 novembre nel cuore di Milano, è ospitata presso il Palazzo della Ragione Fotografia, divenuto uno spazio privilegiato per l’arte e la fotografia e inaugurato proprio in occasione della mostra, anche in vista dell’Expo 2015.

La bellezza assolutamente rara ed unica della nostra terra è stata fissata in 245 straordinarie immagini in bianco e nero, che compongono l’ itnerario che Salgado stesso ha percorso: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa,Il Grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Lo scopo principale dell’autore è stato di porre in evidenza attraverso la fotografia il modo in cui l’ambiente naturale e le sue creature riescono a convivere in armonia . Suo obiettivo sono, da un lato, gli animali: egli ha vissuto nelle isole Galapagos tra tartarughe giganti, iguane, leoni marini, ed ha attraversato Kenya e Tanzania potendo ammirare ogni sorta di animali selvatici…,,dall’altro le popolazioni indigene tribali. gli Yanomami e i Cayapo’ dell’Amazzonia Brasiliana,i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo Settentrionale, i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, le tribù Himba del deserto namibico o della Nuova Guinea. Con ogni gruppo ha convissuto diversi mesi, per poterli riprendere in immagini che ne rivelano l’armonia e l’equilibrio col proprio ambiente. L’armonia equivale alla bellezza che sorprende sempre, ma vuole porre anche in allerta nei confronti di tutto ciò che può destabilizzare e distruggere questa magnifica terra. Là dove più appare maestosa e immacolata nella sua bellezza vergine e intatta, nell’assoluto silenzio di deserti o ghiacciai, tra le montagne imbiancate o l’immensità degli oceani, si pone inquietante la domanda: fino a quando e come riusciremo a preservare tutto questo ? Ce la faremo a salvarla ?
Grazia Paganuzzi