Li chiamano Daya Altaseh , cioè coloro che “hanno perso la testa, che non sanno più cosa stanno facendo”
Ma loro vogliono ridere, vogliono solo vivere.
Mean Wafte, 27 anni, aspirante ingegnere elettronico; Yusef Helali, Aya ( Shaza Brimo) e Muhammed Damlaky, sono i ragazzi della rivoluzione pacifica contro Assad, tutti meno di 30 anni, tutti nativi di Aleppo.
Il loro è uno “Stato Arancione”, Isos, non Isis.
La loro missione: ridicolizzare “l’invasati dell’Isis che con Allah non centrano niente.” Strumento: i loro video.
Il più visto è Price, una serie comica sul califfo di Bagdadi in persona: alcol, donne, selfie.
Ipotizzano che i video dello Stato Nero siano di qualcuno che ha studiato in qualche american amazing city perché ” questo tipo di istruzione qui non esiste, non avremmo potuto impararla da nessuna parte, quella è narrativa occidentale e noi dobbiamo fare contro narrativa a quella. L’ Ovest aiuta la propaganda del Califfo, continuate a mostrare solo la loro potenza militare. Dovete mostrare la loro debolezza se volete davvero sconfiggerli.”
C’è scritto nel loro manifesto-missione:
Essere una fonte di informazione libera per le persone, per difendere i diritti umani, appellarsi alla democrazia e alla libertà d’espressione. Infine, far ridere i siriani.
“Sappiamo di aver raggiunto un risultato quando uno che ci insultava o minacciava cambia idea”, dicono.
Sono tutti credenti musulmani e ci tengono a ribadirlo. Una grande dimostrazione per chi crede che il mondo islamico sia solo “Califfo nero”.
E poi, questo potevano fare:
ridere o arrendersi.