È senza dubbio un palcoscenico opportuno per non dimenticare le personalità internazionali di significativo valore morale. Ischia Film Festival, rassegna cinematografica in programma dal 28 giugno al 5 luglio 2014 nell’isola d’Ischia, vuole ricordare Nelson Mandela. Sarà il premio Oscar danese Bille August a introdurre la serata dedicata alla memoria di Nelson Mandela. C’è una proiezione speciale, nella suggestiva cattedrale barocca del Castello Aragonese, del suo film “Goodbye Bafana – Il colore della libertà”.
Bille August ha ricevuto due volte la palma d’oro a Cannes. La prima nel 1992 per il film “Con le migliori intenzioni” mentre la seconda nel 1988 per “Pelle alla conquista del mondo”. Il pubblico presente alla rassegna cinematografica può incontrare il premio Oscar durante i consueti happening, prima delle proiezioni previste alla dodicesima edizione di Ischia Film Festival. Il film, scritto e diretto da Bille August, con Joseph Fiennes, Dennis Haysbert e Diane Kruger, racconta la vera storia dell’incontro tra Mandela e James Gray, l’addetto alla censura del carcere speciale di Robben Island.
È proprio in questo luogo che il leader dell’African National Congress e delle lotte anti-apartheid in Sudafrica scontava, dal 1964, la pena all’ergastolo. Fu proprio Bille August, intervenendo l’anno scorso a Ischia Film Festival per presentare il suo film “Treno di notte per Lisbona” a dichiarare:
«Mandela è un uomo straordinario. Se fosse stato in Iraq la storia del Paese sarebbe diversa.
Mandela è riuscito a riconciliare un Paese usando soltanto la potente arma del perdono».
La peculiarità di Ischia Film Festival è quella di essere costantemente impegnato nel raccontare i luoghi, la loro diversificazione culturale, compresa l’identità storica e paesaggistica. «Si tratta di un doveroso riconoscimento a uno straordinario personaggio del ventesimo secolo – commenta Michelangelo Messina, direttore del festival – il quale è riuscito a restituire la dignità a un popolo».
Con l’omaggio a Mandela vuole iniziare una nuova stagione storica. C’è il desiderio di organizzare una serie di serate speciali, per tenere alta la memoria degli straordinari personaggi del ventunesimo secolo. C’è l’impegno sociale di mettere in evidenza le diverse espressioni di queste persone, capaci di rappresentare il tessuto sociale nel quale vivevano.