Isis, anche 29 italiani nella lista nera degli hacker del Califfato

 

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Nell’ elenco diffuso da esperti informatici simpatizzanti dell’Isis figurano nominativi, professioni, numeri di telefono ed indirizzi di posta elettronica di personaggi nel mirino a livello internazionale, residenti soprattutto negli Stati Uniti. Sono indicati anche 29 italiani: 11 a Milano, 6 a Roma, 2 a Padova ed una rispettivamente a Torino, Bologna, Benevento, Asti, Lucca e persino nelle province milanesi di Sesto San Giovanni e Cassina de’ Pecchi, quella romana di Frascati e quella di Berbenno di Valtellina (Sondrio). Tra i minacciati  c’è anche un docente all’ Università del Salento, ma i nomi di tutti non sono stati resi noti per motivi di privacy e di sicurezza. Già in passato sono comparse liste dell’Isis analoghe e anche allora comprendevano italiani.

L’ordine di ucciderli è rivolto soprattutto rivolto ai cosiddetti “lupi solitari”: “Uccideteli immediatamente e con violenza, ovunque si trovino”, strumentalizzando l’esortazione coranica “Uccideteli (gli infedeli, ndr) ovunque li incontriate …” – in particolare i versetti 191-193 della Sura 2, Al-Baqara (La Giovenca), e il versetto 5 della Sura IX At-Tawba ( Il Pentimento o la Disapprovazione) –. In ogni caso tali versi dovrebbero ovviamente essere collocati nella loro epoca storica, letti con significato difensivo e applicabili, sempre secondo il Libro Sacro dell’Islam, “dopo i mesi sacri”. Ma il Ramadan si conclude solo oggi, mercoledì 6 luglio.

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