In molti speravano in notizie rassicuranti e confortanti, ma il comunicato ufficiale della BCE non lascia purtroppo spazio a false speranze: ci sarà ancora un aumento dei tassi d’interesse e stavolta nella misura di un quarto di punto percentuale.
Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre 2023.
Secondo le valutazioni del Consiglio direttivo, l’obiettivo dell’inflazione al 2% è ancora lontano dall’essere raggiunto; c’è una progressiva ma molto lenta discesa verso questa percentuale ed è quindi ora necessario mantenere i tassi d’interesse su dl livello sufficientemente restrittivo .
Secondo le stime monetarie della BCE le proiezioni dell’inflazione sono al rialzo con valori pari al 5,1% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,2% nel 2025 e questo anche per via dell’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia; mentre sono al ribasso le stime relative alla crescita economica con una media di 0,7% nel 2023, all’1,0% nel 2024 e all’1,5% nel 2025.
A fine ottobre prossimo è già fissata una nuova riunione del Consiglio e, visto e considerato il trend di aumenti innescatosi da Luglio 2022, le aspettative per uno “stop” ai rialzi saranno probabilmente ancora deluse.