Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Lourdes, Flavio Insinna: Ѐ molto importante che ognuno faccia qualcosa per gli altri

Il conduttore dell'Eredità ci ha lasciato una testimonianza sul suo pellegrinaggio a Lourdes.

Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Lourdes, Flavio Insinna: “Ѐ molto importante che ognuno faccia qualcosa per gli altri”

Un appuntamento che si rinnova di anno in anno quello tra l’UNITALSI e la Bella Signora di Massabielle. Barellieri, Dame, pellegrini e ammalati provenienti da diverse regioni d’Italia si sono radunati sotto quello stesso Cielo che nel 1858 accolse per bocca di una bambina, Bernadette Soubirous, la grande rivelazione “Io sono l’Immacolata Concezione”.

Una serata condotta da Flavio Insinna e con la presenza del Maestro Piero Mazzocchetti

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Anche quest’anno l’associazione si è fregiata della presenza di Flavio Insinna, conduttore dell’Eredità, e di Piero Mazzocchetti, tenore italiano che hanno indossato la divisa più importante quella dell’amore, dedicandosi al servizio con gli ammalati. Una serata allietata dalla musica quella che si è tenuta sabato sera allietata dalla voce del Maestro Mazzocchetti e dalle testimonianze dei giovani volontari del Servizio Civile Nazionale a Lourdes. Una prima parte di pellegrinaggio nazionale che si chiuderà con la solenne processione mariana che verrà trasmessa in Italia su TV2000.

Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Lourdes, Flavio Insinna: “Ѐ molto importante che ognuno faccia qualcosa per gli altri”

Abbiamo incontrato Flavio Insinna che gentilmente e con grande disponibilità ha spiegato così il suo rapporto con la Bella Signora di Lourdes.

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«E’ sempre molto bello tornare anno dopo anno. Ringrazio i miei amici dell’UNITALSI che mi hanno invitato e che fanno un servizio meraviglioso. Lourdes è fatta di silenzi, di sguardi, di piccoli e semplici gesti. Qui c’è molto silenzio e ciò mi permette di fermarmi e stare un po’ solo a pensare e riflettere. Qui puoi assaporare 

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la vera gioia, l’amore e ciò che colpisce moltissimo è vedere i sorrisi nei volti degli ammalati, ricevere i loro abbracci, stringere mani. La cosa, però, importante è che poi ciò che viviamo qui dobbiamo essere anche capaci di portarlo nelle nostre quotidianità. Ѐ molto importante che ognuno faccia qualcosa per gli altri» ha spiegato. «A tal proposito, infatti, Don Pino Puglisi diceva che se ognuno fa qualcosa si può fare molto» ha concluso.

In un mondo come quello di oggi, in cui spesso si preferisce girarsi dall’altra parte e fingere di non vedere, l’UNITALSI si fa portavoce di un messaggio di fede, di speranza e di gioia. Sull’esempio di Bernadette ogni volontario si fa piccolo e si mette a servizio dei più deboli, degli emarginati e degli afflitti. «Mi piace prendermi cura degli ammalati, più un ammalato è disgustoso più dobbiamo amarlo perché lì c’è Dio» diceva la piccola veggente, la prediletta di Maria. E’ questo il miracolo a cui ognuno di noi, nel suo piccolo è chiamato. Un miracolo che non fa clamore ma che lega stretti i cuori in un legame indissolubile e resistente al tempo e alla distanza.