Roma: prima sciopero dei mezzi di trasporto poi blocco totale della circolazione

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Roma si prepara ad affrontare l’ennesimo fine settimana di difficoltà per gli spostamenti cittadini.

Si inizia venerdì 14 novembre con lo sciopero del trasporto pubblico, che riguarderà autobus, filobus, tram e metropolitane, nonché ferrovie concesse, quindi Roma-Civitacastellana-Viterbo, Roma-Ostia e Termini-Giardinetti. A proclamare l’agitazione sono i Sindacati autonomi: Cobas, Cub, Usb, Faisa Cisal e Ugl.

Lo stop del trasporto interesserà le fasce orarie 8:30-17:00 e 20:00-24:00, con possibili disagi già a partire dalla notte di giovedì per la circolazione delle linee notturne. Nelle stesse fasce orarie anche le linee del Cotral e i treni delle Ferrovie dello Stato potrebbero essere interessate dall’agitazione.

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Domenica 16 novembre, invece, stop totale della circolazione all’interno della Fascia Verde di Roma dalle 7:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 20:30. Si tratta della prima delle quattro domeniche ecologiche volute dall’Amministrazione capitolina; la prossima è prevista per il 28 dicembre. Tutti i dettagli e la lista dei veicoli, che possono essere esonerati dal divieto di circolazione è reperibile sul sito istituzionale di Roma Capitale.

Dunque non sarà facile questo fine settimana spostarsi in città. Se a questo si aggiungono, poi, anche i disagi per i danni provocati dalle recenti piogge, non ultimo la chiusura di Circonvallazione Gianicolense per un lungo tratto di marcia, le manifestazioni,  i cantieri aperti, che sono ormai parte integrante del panorama romano, le difficoltà quotidiane, che già vive chi abita in una metropoli come Roma, diventano davvero impegnative da affrontare.

Il trasporto pubblico e privato capitolino vive momenti di disagio notevole. Lo sciopero di venerdì prossimo arriva a sole due settimane da una precedente agitazione, che ha creato una vera e propria paralisi della città. A fronte di un già annunciato aumento di biglietti e abbonamenti, davvero ci si chiede se lasciare a casa la macchina sia la soluzione giusta.

Poi, però, si riflette sull’aumento già in atto delle tariffe di posteggio nelle aree blu e allora si  giunge ad una sola possibile soluzione: al momento non ci sono grandi scelte possibili per i cittadini di una Capitale, che sempre meno riesce ad andare incontro alle esigenze dei propri abitanti.

Quindi, facendo lo slalom tra agitazioni, proteste, manifestazioni, deviazioni del trasporto e buche, si cerca comunque di arrivare alla meta e poi…domani si vedrà!