21.15 – Premium Emotion
Uno straordinario Richard Fansworth, scandalosamente non premiato a Cannes e morto suicida un anno dopo l’uscita del film, è l’interprete di un film bellissimo e straziante, dolce e malinconico. Un film che lascia il segno, anche per merito del regista Lynch.
UNA STORIA VERA
The Straight Story, USA/Canada ’99, drammatico, di David Lynch
Richard Farnsworth: Alvin Straight
Sissy Spacek: Rosie Straight
Harry Dean Stanton: Lyle Straight
Everett McGill: Tom
Laurens, Iowa, il 73enne Alvin Straight conduce un’esistenza serena insieme alla figlia Rosie, quando una sera viene avvertito da una telefonata che suo fratello Lyle, con il quale non ha rapporti da diversi anni, ha avuto un infarto e non sta affatto bene. Alvin decide così di andarlo a trovare ma, non avendo più la patente, intraprende il viaggio a bordo di una lenta motofalciatrice. Attrezzatosi con un rimorchio, una tenda e alcuni generi di conforto, l’anziano contadino parte per Mount Zion, nel Wisconsin, dove vive il fratello. Durante il lungo itinerario incontrerà una galleria di personaggi: una ragazza incinta scappata di casa, un gruppo di ciclisti, un ospitale coppia di coniugi, due buffi meccanici, un sacerdote. Lo sterminato paesaggio americano lo accompagnerà fino all’arrivo alla casa del fratello.