730 precompilato, Catasto e Iva: tutte le novità introdotte

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Il Consiglio dei Ministri oggi esaminerà il complesso pacchetto di misure che hanno come obiettivo la semplificazione del Fisco. Previste anche misure inerenti al catasto. In particolare, un decreto che che ricostituisce le commissioni censuarie in vista della riforma del catasto.

Su tutte, la novità più interessante è la dichiarazione precompilata, che sarà introdotta a partire dal 2015, con riferimento ai redditi prodotti nel 2014. La dichiarazione precompilata, oltre ai dati del Cud, conterrà le informazioni relative alle spese mediche, come l’assistenza specifica e le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni o detrazioni. Ci saranno inoltre i dati relativi alle detrazioni per ristrutturazioni, assicurazioni vita e mutui ipotecati.

Il modello inviato per via telematica conterrà tutte le informazioni già in possesso del fisco e spetterà al contribuente integrare la dichiarazione con altri documenti, se si ha diritto a ulteriori detrazioni e si desidera usufruirne. Per arrivare alla stesura della dichiarazione precompilata, ci si servirà di diversi canali, quali: l’anagrafe tributaria, i dati trasmessi da banche, assicurazioni ed enti previdenziali e le informazioni contenute nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta.

Sarà istituita un’unità di monitoraggio, che riceve e gestisce i dati contenuti nei flussi informativi. I sostituti d’imposta dovranno trasmettere all’Agenzia delle entrate, entro il 7 marzo, i dati relativi alla certificazione unica. In caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati è prevista l’applicazione di una sanzione di 100 euro. La dichiarazione dovrà essere trasmessa, per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 7 luglio e le eventuali compensazioni a debito o credito saranno effettuate dal datore di lavoro entro agosto.

Ovviamente, l’opzione offerta dall’Agenzia delle Entrate è facoltativa e si potrà continuare a gestire il proprio 730 in maniera autonoma o scegliere il modello Unico.

dichiarazione-iva-300x199Ma novità riguarderanno anche l’Iva. Saranno semplificate le procedure per l’esecuzione dei rimborsi: sale da 5 a 15 mila la somma entro la quale non servono fidejussioni bancarie. E per gli importi superiori non è più necessaria, salvo nei casi più a rischio, la presentazione della garanzia a favore dello Stato.

Sarà invece sufficiente che la dichiarazione da cui emerge il credito sia accompagnata dal visto di conformità. Cambiamenti in vista anche per la normativa che riguarda le società che fanno affari con i Paesi black list: la comunicazione delle operazioni diventa annuale (attualmente è trimestrale o mensile).

Inoltre si innalza a 10 mila euro il tetto di esonero entro il quale non scatta l’obbligo di inserimento nella comunicazione. Tra le altre novità: la responsabilità solidale fiscale nei subappalti e, forse, l’innalzamento (da 3 a 5 anni) del periodo in perdita per le società di comodo non operative per far scattare la maxi-tassazione prevista dalle legge.