Coco Chanel: moda, accessori, profumi e tanto carattere.

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La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini”.

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Questa frase pronunciata da una donna nata nel 1883 (anni bui per il gentil sesso), la dice lunga sul temperamento di Gabrielle Bonheur Chanel, stilista francese oggi molto conosciuta per i suoi profumi e i suoi abiti griffati ma poco come donna. In realtà è proprio della sua biografia che vi voglio parlare, dell’anticonformismo e del pensiero innovativo che la contraddistinguono in un’epoca difficile per le donne. Ma cosa si cela dietro la figura di questo pilastro della moda? Scopriamolo subito!

Coco venne alla luce a Saumur, da un’umile famiglia composta da sei figli, purtroppo rimase orfana di madre, quando ancora era molto giovane mentre il padre ha sempre latitato nella vita dei figli influendo negativamente, sul vissuto della stilista. Per questo motivo, lei e le sorelle, furono trasferite in un convento di suore e questo determinò una prima caratteristica della stilista: la predilezione per il bianco ed il nero. Molti aspetti della sua vita trascorsa, viaggiano tra realtà e leggenda lasciando quel velo di mistero che avvolge tutti i personaggi celebri. Si sa, che in questo periodo iniziò ad apprendere l’arte del cucito, che le sarà utile quando una volta fuori dal monastero, intraprenderà il lavoro da commessa appassionandosi alla creazione di cappellini. Successivamente si dedicò ai vestiti con i suoi spunti creativi: dobbiamo a lei, il taglio netto dei casti e castigati abiti femminili in cui le donne erano, fino ad allora, succubi.

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n5 La couturier francese, vedeva la donna come un essere libero, dinamico e moderno, liberata da patriarcali archetipi che a volte (ahinoi!) ancora aleggiano nella nostra società. Gli abiti di Chanel erano pratici, via stecche e corsetti e spazio a pantaloni con tasche, tra cui quelli alla “cavallerizza” da lei creati poiché, le servivano dei comodi pantaloni per andare a cavallo. Introdusse per la prima volta il classico e sobrio tailleur con giacca dal taglio maschile e, ridiede vita al jersey. Così incominciò la sua ascesa, imponendosi nel mondo della moda e distinguendosi per l’eleganza e lo stile innovativo. Ma tra lavoro ed amori fugaci si insinuò la piaga della seconda guerra mondiale, che costrinse la stilista a chiudere i battenti.

Solo nel 1954, a ben 71 anni, Coco ritorna sulla scena, quando ormai tutti la davano per vecchia e sconfitta preferendo a lei, la Maison Dior. Ma ovviamente si sbagliarono, Chanel tornò più agguerrita e convinta che mai trionfando con i suoi modelli. Malgrado ciò, morì in solitudine nel suo appartamento al Ritz, nel 1971.

Voglio chiudere in bellezza raccontandovi qualche chicca sul famoso CHANEL N°5, esatto, il profumo di star e personaggi famosi. Questa fragranza venne ideata da Ernest Beaux nel lontano 1921 e fu presentato alla couturier francese, insieme ad altre boccette. Per la stilista l’essenza ideale doveva esprimere, il concetto di una femminilità senza tempo. Per lei i vari nomi e appellativi dati ai profumi fino a quel momento erano ridicoli e senza senso, infatti volle chiamare il suo, semplicemente N°5 perché corrispondeva, in ordine, alla quinta profumazione che le aveva proposto Beaux. Se questo singolare personaggio femminile è a tutt’oggi un’icona, o meglio, un pilastro della moda non è un caso, perciò è valsa la pena conoscere qualcosa in più sulla sua storia.