La Barbie su sedia a rotelle

La bionda più famosa del mondo di casa Mattel è arrivata ad una nuova rivoluzione. Dopo la gamma di bambole multi etniche e quelle che venivano definite curvy, ora arriva il modello che si pone l’obbiettivo di dare maggiori attenzioni alle disabilità e rendere più consapevoli anche i piccoli.

Le Barbie si adattano ai tempi

Nel 2016 la Mattel, la multinazionale che possiede il marchio Barbie, ha iniziato a produrre una nuova gamma di bambole nella quale si potesse rispecchiare ogni bambina, indipendentemente dal colore della pelle, dei capelli e dai lineamenti. Oggi la Mattel vuole spingersi ancora oltre e produrre la prima linea di bambole con disabilità fisiche; nei prossimi mesi infatti è in programma l’uscita di un modello in sedia a rotelle e di uno con una protesi alla gamba, quest’ultimo è però meno sicura del primo al momento.

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I modelli Fashionistas
Fotocredit: Elle.com

Da tre anni a questa parte sono usciti modelli Tall, per le bambine più alte, Petite per le più minute, Original che è il modello standard famoso in tutto il mondo e Curvy con qualche chilo in più rispetto ai modelli super slanciati che sono in commercio da anni. In tutto i modelli sono 79 e ora andranno ad aggiungersi alla collezione anche questi con disabilità.

La Mattel ha spiegato che questi due tipi sono stati concepiti con lo scopo di “elevare la conversazione sulle disabilità includendole nella nostra linea di bambole per mostrare una bellezza multidimensionale“. Bellezza multidimensionale, una bellissima iniziativa nata dalla casa che ha praticamente creato l’ideale di bellezza che ancora oggi è ancorato abbastanza saldamente nella cultura mondiale, alta, slanciata, labbra carnose, occhi azzurri e preferibilmente bionda.

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I nuovi modelli verrano venduti a partire da Giugno di questo anno alla cifra di venti dollari e con la vendita della Barbie sulla sedia a rotelle verrà fornita in dotazione la rampa per entrare nella Dream House, la famosa mega villa nella quale vivono le Barbie.

La prima Barbie parlante, Hello Barbie
Fotocredit: The Verge

La Barbie intelligente

Nel 2015 Pullstring, un’agenzia dal valore di 44 milioni di dollari che si occupa di intelligenze artificiali e di come programmarle per sostenere una conversazione con gli esseri umani, aveva installato una delle loro tecnologie all’interno di Hello Barbie, il primo modello che permetteva alla bambola della Mattel di rispondere alle domande che il suo proprietario le poneva.

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Il 15 Febbraio questa startup è stata acquistata nientedimeno che dalla Apple. La multinazionale della mela di Cupertino potrebbe aver mosso un grandissimo passo avanti nella corsa agli assistenti vocali, tra Google e Amazon una nuova Siri migliorata e con l’aspetto di una Barbie è un’idea estremamente accattivante.