Il concetto di bellezza attualmente ha assunto un significato molto più complesso, infatti si parla sempre di più di estetica olistica.
Cosa vuol dire? La cura dell’aspetto e della bellezza deve essere realizzata da un punto di vista globale considerando l’alimentazione, l’esercizio fisico, la gestione dello stress e delle emozioni: si è belli fuori perchè si è belli dentro e viceversa.
Per attuare un programma di bellezza che sia funzionale e nello stesso tempo olistico è importante scegliere prodotti giusti, indipendentemente dalle confezioni di lusso, dalla profumazione, dalla pubblicità e valutando la loro composizione.
Infatti sono gli ingredienti a determinare la qualità di un prodotto cosmetico e a segnalare se è realmente naturale .
Per riconoscere quale cosmetico utilizzare è fondamentale leggere l’etichette riportate sulle confezioni.
Sull’etichette di ogni cosmetico è obbligatorio riportare il nome e l’indirizzo di chi lo immette sul mercato; il suo quantitativo in peso o volume, le precauzioni per il suo utilizzo, il numero di lotto , la sua funzione, l’elenco degli ingredienti.
Per quanto riguarda la data di scadenza essa è obbligatoria solo per i prodotti con una durata inferiore ai 30 mesi, e viene indicata con la dicitura “da usare preferibilmente” seguita dalla data stessa.
Nel caso in cui i cosmetici abbiano una durata superiore ai 30 mesi è sufficiente l’indicazione relativa al periodo di tempo in cui il prodotto, una volta aperto è sicuro e può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore espressa con il cosidetto PAO( Period After Opening) il cui simbolo è cosi’ rappresentato:
Ma quando un cosmetico dovrebbe risultare naturale? Più breve è il PAO minore è il quantitativo di conservanti utilizzato.
Ciò che rende un cosmetico poco naturale è la presenza di ingredienti di laboratorio che non esistono in natura e risultano dannosi per l’organismo e per la pelle.
Ci sono molte sostanze che sono ritenute sospette: gli antiossidanti chimici che si trovano con le sigle Bht, e Bha, i Pegs(polietilenglicoli) utilizzati come emulsionanti,gli aromatizzanti artificiali indicati in etichetta con il nome generico ’fragance’.
Una recente notizia riguarda anche l’uso dei parabeni composti chimici utilizzati in molti prodotti cosmetici per le loro prorietà battericide e fungicide.
Da uno studio condotto dalla Biologa Philippa Darbre pubblicato nel gennaio del 2004 sul Journal of Applied Toxicology su 20 campioni, prelevati da donne affette da neoplasia al seno, si è riscontrata un’ elevata presenza di parabeni: si ipotizza pertanto che i parabeni potrebbero favorire l’insorgenza di tumore al seno.
Da allora si continuano ad effettuare ricerche scientifiche su quanto emerso e in alcune nazioni come la Danimarca i parabeni sono stati vietati in tutti i prodotti il cui uso è destinato a soggetti di età inferiore ai 36 mesi; nel nostro paese alcuni produttori di cosmetici hanno preferito tutelarsi utilizzando la dicitura paraben free.
Come difenderci? Leggendo l’etichetta eviteremo di acquistare prodotti nocivi per il nostro organismo , orientandoci verso prodotti che siano davvero naturali in modo tale da curare il nostro aspetto proteggendo la nostra salute.