Le bollette di luce e gas sono in aumento

rincari_bollette_30_09_2014

Si avvicina un trimestre difficile, almeno per quanto riguarda le tariffe delle bollette che sono in aumento soprattutto per luce e gas.
Precisamente l’elettricità costerà nei prossimi tre mesi l’1,7% in più, che sono circa 2 euro per famiglia tipo, e il metano subirà un aumento del 5,4%, pari a 19 euro.
Questi notevoli aumenti sono dovuti alla stagionalità e alla crisi ucraina.

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L’Autorità dell’energia ha attuato una riforma che ha definito che l’andamento del gas non sarà più basato sull’oscillazione del prezzo del petrolio e ai contratti a lungo termine ma risentirà degli andamenti stagionali.
Quindi, l’importanza della stagione e la crisi russo-ucraina, con tutte le tensioni sul mercato che ne sono derivate, hanno provocato un forte aumento.

Secondo il presidente Guido Bortoni, con il vecchio meccanismo le bollette per il gas sarebbero state ben più alte. Invece, in questo modo per effetto dei nuovi prezzi europei nel 2014 la famiglia tipo risparmierà il 6,7%, ovvero 84 euro in meno rispetto 2013 e circa 66 euro (-5,3%) rispetto al 2012, nonostante l’aumento della domanda in Europa per i maggiori consumi invernali e per la crisi geopolitica.

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Insomma, la novità di questo nuovo sistema è che adesso i consumatori pagano la materia prima gas come gli altri consumatori europei, a un prezzo agganciato agli andamenti, questo si deve soprattutto al recupero degli scostamenti rispetto alle stime del costo di approvvigionamento della materia prima e della necessità di finanziare alcuni oneri di sistema.

I consumatori, preoccupati, premono col Codacons, invitando il governo a tagliare il peso fiscale sulle bollette, infatti anche Adusbef e Federconsumotori insistono per una riduzione temporanea delle tasse per sterilizzare gli aumenti.

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In un momento in cui il potere d’acquisto delle famiglie è ridotto ai minimi termini l’aumento delle tariffe è una cosa gravissima e influirà sia direttamente che indirettamente sui comuni e su un mercato assai contratto, per via della grave crisi economica che da troppo tempo attanaglia il Paese.